Blackwood - Of Flies

BLACKWOOD – Of Flies

Gruppo: Blackwood
Titolo: Of Flies
Anno: 2019
Provenienza: Italia
Etichetta: Subsound Records
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TRACKLIST

  1. Of Flies
  2. Seclusion
  3. Infraworld
DURATA: 20:19

Alle spalle di Blackwood c’è Eraldo Bernocchi, un’entità liquida che si muove nell’underground industrialoide italiano e internazionale da più di trentacinque anni. Tracciarne un percorso lineare è pressoché impossibile, vista la mole di forme che le sue espressioni artistiche hanno assunto, ma per i non iniziati vale la pena di nominare i Sigillum S, tra i primissimi nomi in Italia ad addentrarsi in territori industriali e dark ambient, le sue collaborazioni con l’ex-batterista dei Napalm Death e anima inquieta e sperimentatrice Mick Harris e la sua etichetta RareNoise, su cui da quasi quindici anni trovano spazio artisti fuori dagli schemi e in un paio di occasioni pure Haino, Merzbow e Thurston Moore, tanto per dire. E questa è solo la punta dell’iceberg della carriera del musicista milanese trapiantato in terra d’Albione, che quando non è impegnato a comporre anche colonne sonore per i film di Salvatores (Denti, in compagnia di Teho Teardo) trova il tempo di creare nuove vie per dare voce ai propri incubi metallici, alcune delle quali sono finite sulle nostre pagine nel corso degli anni.

Blackwood, in particolare, è il progetto che lui stesso definisce «un oscuro, intossicante mostro doom-dub affamato di ossigeno», e Of Flies è l’EP che segue il debutto sulla lunga distanza As The World Rots Away, uscito nel 2016 sempre su Subsound. Bernocchi sceglie di arricchire i tre brani, che escono solo su vinile mono-lato, con due ospiti d’eccezione: la dragónprincesa Emilia Moncayo, degli italo-ecuadoregni Minipony (altro nome della scuderia Subsound che da queste parti teniamo sotto stretta osservazione), e l’inossidabile Stefania Pedretti (Ovo, Alos?), e il risultato è una liturgia del disagio da brividi.

Se la definizione doom-dub può inizialmente lasciare perplessi (io lo ero), basta alzare il volume per capire che non solo Bernocchi ha ragione, ma anche che Blackwood è esattamente il progetto di cui tutti abbiamo bisogno per esorcizzare i brutti sogni. Un mix di Barn Owl, The Angelic Process, Aghast, ed effetti che si spingono fino a ricordare la tromba dell’Arve Henriksen di Cartography (“Seclusion”); tutto questo rigorosamente innestato su rumori, graffi e stridori industriali e bassi spessi come muri di mattoni. I riferimenti per gli incubi sonori di Bernocchi sono tantissimi, ma è anche vero che è più probabile che siano tutti questi nomi ad aver tratto ispirazione da una delle mille incarnazioni del Nostro, visto che questa roba lui ha contribuito a inventarla. Che sia nato prima l’uovo o la gallina, il risultato non cambia: Blackwood è una visione oscura e sofferta, dilaniata da chitarre ruvidissime e bassi mastodontici. Of Flies è un luogo di beat ipnotici e voci stregonesche, e la testimonianza del potere degli incubi.