BLASPHEMY – Gods Of War / Blood Upon The Altar
Gruppo: | Blasphemy |
Titolo: | Gods Of War / Blood Upon The Altar |
Anno: | 1993 |
Ristampa: | 2007 |
Provenienza: | Canada |
Etichetta: | Ordo Decimus Peccatum |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 41:52 |
Eccomi a sfidare me stesso, recensendo questo album. Non che sia un lavoro "difficile" o complesso, ma la difficoltà intrinseca sta nel fatto che se andassi ad analizzare il livello tecnico del disco dovrei stroncarlo, visto e considerato che i Blasphemy non fecero loro cavallo di battaglia orpelli come produzione pulita o una composizione variegata. Quindi cos'abbiamo in mano? Diciannove tracce di pura follia, di musica annichilente, di un furioso incrocio fra death e black metal, letale come una colata di rifiuti tossici che fuoriesce dal nucleo di un reattore nucleare collassato, spargendo tutto intorno radiazioni che cancellano ogni organismo vivente. Forza, quindi! Preparate cartuccere, bracciali con chiodi da venti e maschere antigas, senza dimenticare i contatori geiger che ci addentriamo nel caos radioattivo.
A parte l'importanza storica del titolo che di per sé ha dato poi il nome al genere (da qui nasce il war metal, appunto), come ogni vinile è suddiviso in due lati: nel lato A chiamato "Apocalypse Side" c'è l'album vero e proprio, dieci canzoni per venti minuti circa di apocalisse nucleare. Mentre nel lato B, chiamato "Abyss Side", troviamo la ristampa del loro demo del 1989 "Blood Upon The Altar", inserita dalla Osmose per compensare la corta durata della scaletta. In totale ci troviamo quindi per le mani quaranta minuti di visioni apocalittiche che vi trascineranno nei meandri del caos.
Ora non posso e non voglio mettermi ad analizzare le canzoni una per una, perché non avrebbe senso e renderebbe questa recensione noiosa. Vi basti sapere che se cercate tecnica, virtuosismi, pulizia sonora e produzione cristallina, questo lavoro vi farà inorridire. Se invece, come me, siete appassionati di marciume e caos, fate vostro questo disco in qualsiasi formato lo troviate.
L'edizione che sto analizzando è quella edita dalla Ordo Decimus Peccatum, ristampata con una copertina differente. Purtroppo è un po' scarna e oltre al vinile troviamo solo un bel poster. Da questo punto di vista la Nuclear War Now! resta sempre su un altro pianeta.