Blind Guardian - At The Edge Of Time

BLIND GUARDIAN – At The Edge Of Time

Gruppo: Blind Guardian
Titolo: At The Edge Of Time
Anno: 2010
Provenienza: Germania
Etichetta: Nuclear Blast
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TRACKLIST

  1. Sacred Worlds
  2. Tanelorn (Into The Void)
  3. Road Of No Release
  4. Ride Into Obsession
  5. Curse My Name
  6. Valkyries
  7. Control The Divine
  8. War Of The Thrones
  9. A Voice In The Dark
  10. Wheel Of Time
DURATA: 63:58

La Germania esporta tante cose buone: la birra, i videogiochi della Daedalic Entertainment, le biondone mitteleuropee, ma tra i tanti artisti di un certo rilievo i Blind Guardian sono forse il gruppo a cui più sono affezionato. Una passione che risale all’adolescenza, con quell’inarrivabile Nightfall In Middle-Earth, che pian piano è andata maturando, seguendo le vie sempre più orchestrali dell’accoppiata Kürsch-Olbrich. Dopotutto, non è segreto che da diversi anni sia in cantiere un disco dalla grande vena classica, eppure i Bardi di Krefeld continuano a spargere un po’ di idee nei loro dischi, con risultati tra alti e bassi.

At The Edge Of Time arriva a quattro anni da A Twist In The Myth: quattro lunghi anni che sono stati reinvestiti dal gruppo per rinfrescarsi un po’ le idee da quel tonfo abbastanza sottotono, che poco aveva convinto a livello compositivo e di missaggio. Quattro anni in cui non solo Hansi ha ben deciso di non lanciarsi in mille progetti diversi, ma che il gruppo stesso (approfondendo il consolidato Ehmke) ha sfruttato per ragionare meglio su cosa offrire ai propri fan. Da qui il sodalizio con la FILMharmonic Orchestra di Praga che, anche in previsione del progetto futuro prima accennato, ha contribuito nel definire con maggiore attenzione alcuni dei brani più complessi e riusciti dell’intero album. Come da tradizione bardica, At The Edge Of Time offre un tributo all’ambiente fantastico con quasi ogni suo pezzo: troviamo brani ispirati alle Cronache Del Ghiaccio E Del Fuoco di George R. R. Martin con “War Of Thrones” e la serratissima “A Voice In The Dark”, così come “Control The Divine” è basata sul Paradiso Perduto di Milton, nonché, con mio grande piacere, un passaggio sul lato videoludico con l’affascinante “Wheel Of Time” presa da La Ruota Del Tempo e “Sacred Worlds”, colonna sonora del pessimo Sacred 2 in cui i Blind Guardian stessi hanno fatto una comparsa come easter egg.

L’anima di questo disco si trova spezzata a metà, divisa prepotentemente tra un ritorno a riff più serrati (in cui però Hansi si aiuta con acuti e cori) e brani principalmente orchestrali che decorano piacevolmente l’esecuzione. Secondo chi vi scrive, At The Edge Of Time è un po’ quello che A Twist In The Myth avrebbe voluto essere: rapido e diretto nei pezzi veloci e ben articolato in quelli più sinfonici, riuscendo anche a mescolare le due anime in poche perle, come l’epica “Valkyries”, in un continuo crescendo. Non manca neanche la ballata con “Curse My Name”, nata inizialmente come brano medioevale, che i Blind Guardian poi spostano su coordinate maggiormente irlandesi con la particolare trovata del corpo di ballo di tip-tap e le cornamuse.

Il disco viene presentato anche in versione digipak con un cd bonus che, tra i vari demo e versioni alternative, offre anche una cover di “You’re The Voice” di John Farnham. Si tratta di un brano reso famoso verso la metà degli anni ’80 e, pur non conoscendo altro di questo cantante australiano, il motivetto mi è sembrato tanto familiare che mi sono domandato se non l’avessi già sentito in versione originale, o magari nella sua versione italiana dei Matia Bazar, “La Scuola Dei Serpenti”.

In definitiva, “At The Edge Of Time” dimostra che la vitalità dei Blind Guardian non è ancora terminata e che, dando loro il giusto tempo per comporre, sono ancora in grado di creare dischi che rispettino il loro stile moderno. Con la speranza che non si tratti di un rantolo finale.