BLOODHAMMER / RIDE FOR REVENGE – Under The Eye
Gruppo: | Bloodhammer / Ride For Revenge |
Titolo: | Under The Eye |
Anno: | 2010 |
Provenienza: | Finlandia |
Etichetta: | Kvlt Records |
Contatti: | non disponibili |
TRACKLIST
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DURATA: | 37:14 |
Gli split sono sempre un poco discussi: gli uni preferiscono un disco di una sola band, mentre altri vedono in questo tipo di uscite un mezzo per interessarsi di gruppi di cui non si sarebbero altrimenti occupati.
Bene, scoprii questo lavoro durante una mia visita nel negozio della Kvlt a Helsinki. Parlando del nuovo disco dei Ride For Revenge durante il mio primo ascolto quasi esclusivo, dissi che mi aspettavo qualcosa di più controverso, giacché nelle interviste affermavano di volere scioccare il mondo. Allora il proprietario cercò lo split in questione e replicò: "Con questo però raggiunsero quell'effetto!". Vediamo insieme quanta verità è contenuta in quest'affermazione.
La copertina è già tutta da scoprire. Osservatela attentamente: non tutto è veramente quello che pare essere a prima vista. I Bloodhammer occupano la prima facciata di questa fetta di plastica. Il loro black è grezzo, pesante, oscuro e ruvido come lo conosciamo dal metallo nero finnico. La voce è probabilmente lo strumento più forte con la sua acidità. I pezzi passano da quelli veloci e arrabbiati come "Hate Pattern" a quelli più doom e gravi, con vene quasi melodiche, quali "Grave Of The Unholy Beast". In "Lords Of The Old Coffin" si continua su quest'ultimo filone con una bella combinazione fra voce black sovrapposta a un profondo growl che rende ancora più cupo l'effetto musicale di questo rito quasi funeral. Le sorprese non sono tante, ma di dispiaceri non se ne trovano e queste sei canzoni soddisfano pienamente l'ascoltatore che vuole metallo di fattura solida, vario e senza tanti fronzoli. Si può forse lamentare una mancanza di coerenza fra le diverse piste. Nessuno ha mai detto che un disco debba essere puramente concettuale. Le canzoni possono anche essere osservate come parti uniche e fini a se stesse. La produzione volutamente minimale dà quel tocco "underground" indispensabile per lustrare una tale uscita.
Il lato abitato dai Ride For Revenge inizia con un corto intro tetro di tastiere per continuare con tracce probabilmente ostiche per l'ascoltatore medio. Queste sono corte e succinte; la facciata ne ospita ben quattordici. Il gruppo pare voler provocare al pubblico per forza mal di stomaco con l'indigeribilità di queste note. La chitarra e il basso sovrastano il campo sonoro, la voce con un forte riverbero sembra provenire dall'Oltretomba. Cambiamenti di tempo repentini confondono spesso e volentieri l'ascoltatore; a volte si ha addirittura l'impressione di trovarsi davanti a pivelli che non hanno nessuna idea di come suonare i loro strumenti. In verità i Ride For Revenge sfruttano tutte le mille possibilità che questi offrono loro. L'outro è seguito da quattro pezzi che rivelano il lato più sperimentale di questi finlandesi. L'effetto ottenuto è astruso, disarmante e quasi terrificante. Basta ascoltare "Ride Of The Wicked" per rendersene perfettamente conto. Una voce talmente volgare e distorta accompagnata dagli altri strumenti quasi in sordina rasenta il rumore e potrebbe sconcertare parecchi ascoltatori. Credo veramente che qui si sia raggiunto l'effetto choc citato in entrata. Esperimenti sonori coraggiosi non sono il pane quotidiano di tutti; i Ride For Revenge paiono vivere solo di questi giochi perversi.
Voi siete stufi delle convenzioni? Ne avete piene le scatole delle regole e di chi vi detta cosa è giusto o sbagliato? Non volete seguire la corrente? Già il fatto di comprare questo disco in formato fisico vi renderà diversi dalle masse che scaricano tutto. Scoprite la Finlandia musicale e tutte le sue sfaccettature più oscure!