BOMBS OF HADES – The Serpent’s Redemption | Aristocrazia Webzine

BOMBS OF HADES – The Serpent’s Redemption

 
Gruppo: Bombs Of Hades
Titolo: The Serpent's Redemption
Anno: 2012
Provenienza: Svezia
Etichetta: Pulverised Records
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TRACKLIST

  1. Crawl Away And Bleed Forever
  2. Darkness, My Soul
  3. Burn
  4. The Serpent's Redemption
  5. Forgotten In Graves
  6. Incubus Descending
  7. Skull Collector
  8. Scorched Earth 
DURATA: 38:53
 

Il buon vecchio LeonardZ666 in passato ci aveva raccontato i primi passi compiuti dai Bombs Of Hades, con l'uscita di "Carnivores" (2008) e "Chambers Of Abomination" (2010). La formazione si nutriva — e continua tutt'oggi a nutrirsi — delle radici del death metal partorito nella madrepatria Svezia, per realizzare materiale piacevole all'ascolto anche se fortemente incline a produrre dèjà-vu.

"The Serpent's Redemption" è stati rilasciato nel 2012 ed è il secondo album del quartetto, proponendosi come un'ennesima e coerente riprova di fede. Ai signori in questione non frega davvero nulla di suonare in maniera diversa, tanto che ci viene proposto un lavoro la cui matrice è ancora una volta dedita a celebrare il suono nato e modellato sul finire degli anni Ottanta e i primi Novanta in terra scandinava, Entombed e Grave su tutti. In questa occasione viene poi sporcato da una consistenza hardcore netta, fino a ricordare i Disfear. L'album è inoltre condito da un paio di situazioni dal taglio thrash che sanno di The Crown, compagine nella quale il cantante Jonas Stålhammar militò nel biennio 2009-2011, dando voce al disco "Doomsday King" (2010).

La scaletta è indiavolata e grintosa, tuttavia non sempre sparata o con il piede desideroso di spingere sull'acceleratore, ma in grado di regalare brani carichi di adrenalina e movenze death'n'roll ("Crawl Away And Bleed Forever" e "Burn"), dalle tinte epiche e morbose, dall'incedere allentato e cadenzato con una struttura compositiva più varia (la traccia eponima e la conclusiva "Scorced Earth") e cartellate in pieno volto ("Forgotten In Graves" e "Skull Collector"). Magari l'ascolto di queste canzoni non cambierà la vita a nessuno, del resto sono arrivate al nostro orecchio con oltre vent'anni di ritardo; rappresentano, però, con convinzione e capacità il sincero contributo versato al genere da parte dei Bombs Of Hades.

"The Serpent's Redemption" si rivolge a chiunque non ne abbia mai abbastanza di Morte made in Sweden. La produzione grezza al punto giusto lo rende appetibilissimo per i fruitori abituali del filone, ricordando che per una buona mezz'ora abbondante di compagnia si può sempre e comunque far affidamento sull'operato di questi musicisti.