BULLDOZER – Unexpected Fate
L'ora x è scattata, finalmente dopo oltre ventanni dalla pubblicazione di "Neurodeliri" i Bulldozer hanno ripreso vita. In un periodo fitto di rientri in scena, alcuni riusciti e altri che ci hanno regalato delusioni cocenti, cosa ci si doveva aspettare da Panigada e soci? In tanti ce lo siamo chiesto, loro come risposta ci hanno regalato "Unexpected Fate", un vero e proprio pugno in faccia di quelli che ti stendono senza se e senza ma.
Il cambio dietro le pelli che vede come protagonista l'entrante Manu (batterista dei Death Mechanism) non ha apportato sostanzali variazioni ritmiche, forse meno furiose e spontane, tuttavia altrettanto efficaci. Il duo Ac/Andy è in ottima forma, la voce è irruenta e dominante e la chitarra non si fa mai pregare dimostrando di essere graffiante ed aggressiva come non mai.
I dieci brani non hanno né pause né cali e quindi arduo compito scegliere quale sia il migliore fra essi. Si viene avvolti in un viaggio che riporta indietro le lancette e non di poco, i riff sono quelli, la voglia anche e si sente. "Aces Of Blasphemy", "Use Your Brain", "Buried Alive By Thrash" e" Unxpected Fate" citarle è quasi un peccato di presunzione dato che le composizioni sono tutte più o meno di egual livello qualitativo.
Un percorso che viene perseguito con la collaborazione di diversi ospiti che si prestano nel dare il loro apporto a questo piccolo gioiello e non si parla di nomi qualsiasi: Jennifer Batten, Kiko Loureiro, Olaf Thorsen, Billy Sheehan e Anders Rain. Di solito quando si mette troppa carne al fuoco si rischia di commettere qualche errore grossolano spesso incidendo sul valore finale del disco, per nostra fortuna, e loro bravura, sono riusciti nell'impresa di amalgamare le diverse prove dei singoli in questioni senza snaturare neanche un secondo del disco e questo è un merito da riconoscer loro.
Una band che è tornata non limitandosi ad imitare ciò che era stata al tempo, ma proponendosi attuale e spigliata con un suono che, seppur moderno — forse anche troppo ed è l'unico vero difetto che riscontro, una produzione leggermente più sporca avrebbe giovato a rendere l'album ancor più diretto nell'impatto —, ha fatto centro, riuscendo a creare un ponte fra il vecchio ed il nuovo corso intrapreso, non mettendo a rischio l'anima targataBulldozer.
Cosa si puo volere adesso? Una cosa è sicura la triade che negli anni Ottanta faceva tremare la nostra penisola con la loro devastante musica è nuovamente integra, dire proprio che un bel live con protagonisti Bulldozer, Schizo e Necrodeath non sarebbe poi chiedere troppo. Come tanti mi auguro che quest'occasione possa prendere sostanza diventando una realtà.
Questa è l’Italia che fa Metal, i Bulldozer sono scatenati, adesso provate a fermarli!!!