BYBLIS – Princeps Malis Generis | Aristocrazia Webzine

BYBLIS – Princeps Malis Generis

 
Gruppo: Byblis
Titolo:  Princeps Malis Generis
Anno: 2011
Provenienza: Italia
Etichetta: Salute Records
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TRACKLIST

  1. In Blood
  2. Die In Pain
  3. Succubus
  4. I'm Back For Blood
  5. Desolation
  6. Princeps Malis Generis
  7. Circles
  8. The Horizon Is Black
  9. Soul Of Wolf And Raven
DURATA: 55:31
 

Ebbene sì: c'è ancora voglia di vivere il presente nutrendosi del passato, facendo della propria cultura musicale l'arma più adeguata a mostrare e far vivere il black metal. Non mi piace pensare al ritorno dei nostrani Byblis come a quello di un progetto collaterale che era rimasto in stato di fermo, preferisco vederlo come una band che è rinata e ha trovato una formazione pronta a sfoderare le proprie qualità, immettendole nell'album di debutto "Princeps Malis Generis", che suona black metal dal primo all'ultimo secondo emesso.

Il gruppo non sente il bisogno di seguire le mode, non sente il bisogno di avere dietro le spalle chissà chi o cosa, se non l'esperienza sul campo fatta di anni spesi e sacrifici fatti nelle e per le formazioni in cui Xes (cantante) e Mid (batterista) degli Infernal Angels insieme a Kosmos Reversum (mente dei torinesi Lilyum), supportati dalla figura di Antos Ammon al basso (ex Hybris), hanno affinato e personalizzato il loro modo di addentrarsi all'interno del sentiero oscuro. "Princeps Malis Generis" è un disco alquanto vario, sfaccettato e mai esageratamente veloce, è intimamente evocativo anche nelle sequenze più spietate, mentre Il riffato gelido in perfetto equilibrio fra le scudisciate black e l'incedere decadente e obliante delle forme depressive più ricercate è uno dei punti di forza delle canzoni.

La teatralità trasmessa in brani come "I'm Back For Blood", "Desolation" e "Princeps Malis Generis" convive con naturalezza affiancata dall'espressione elementare e rabbiosa di "Die In Pain" e "Circles", e da una "Succubus" che non esula dal rimandare l'orecchio agli ascolti di "Fear Tension Cold". La scelta di affidare l'apertura e la chiusura della scaletta a quelle che reputo le tracce più complete, chiaramente esplicatrici del nuovo corso dei Byblis (parlo di "In Blood" e "Soul Of Wolf And Raven") nonostante possiedano un minutaggio elevato (solo "I'm Back For Blood" ha una durata di pari consistenza), è indovinata. Esse si elevano rispetto alle altre, levando la mano a mo' di segno sfrontato e articolano il pensiero nel medesimo corso a manifesto portante di "Princeps Malis Generis".

Ci sono spirito di collaborazione e alleanza: Hiems, o Xes se preferite, dietro il microfono lo si conosce da tempo, in quest'occasione l'ho trovato ancora più incisivo e coinvolgente che con gli Infernal Angels; su Kosmos ho già speso parola, ma a cosa servirebbe il suo fornire assist sottoforma di riff senza una base che consolidi la posizione acquisita? Mid e Antos sono coesi, compatti e pronti a dar vita agli assalti, siano essi maggiormente elaborati o dediti all'attitudine black'n'roll che pervade inequivocabilmente le canzoni. Le soluzioni applicate valorizzano la prestazione anche per quanto riguarda il suono di un basso che si lascia ascoltare e seguire con piacere.

Questo è black metal, "Princeps Malis Generis" non può esser definito che così, non esistono comparti stagni, non esiste il fattore mente aperta o meno in quanto non c'è nessun bisogno di barricarsi o cercare il pelo nell'uovo dove non c'è. I Byblis, distribuiti dalla Salute Records di Satanic Tony, personaggio che ha ormai un legame particolare con la realtà italica, mostrano carattere, grinta e quel pizzico di personalità che li distingue dall'orda famelica di cloni avanzante. Avete voglia di black anni Novanta? Fanno per voi. Cercate un lavoro che non sia studiato canonicamente? Fanno decisamente per voi. Dovete solo dare la possibilità a questi ragazzi di girare nello stereo, la musica penserà al resto.