CANCERFAUST – Let The Earth Tremble
Ammetto di aver approcciato i Cancerfaust con un po’ di titubanza. Dato il logo fin troppo simile a quello degli Entombed, temevo infatti di avere a che fare con l’ennesima scialba riproposizione degli anni Novanta scandinavi: timore del tutto ingiustificato, per fortuna.
Il quintetto di Poznan nasce nel 2013 dalle ceneri dei Born To Rot e, dopo aver rilasciato due EP (rispettivamente Killing Spree del 2016 e Watching You Die del 2018), nell’anno appena trascorso pubblica il suo primo full-length Let The Earth Tremble. Uscito su Godz Ov War Productions, che si conferma uno degli araldi del Male più prolifici nella terra della Vistola, l’album si compone di otto brani, cui vanno aggiunti “Ad Hominem” e “Ad Mortem”, intro e outro alla cui realizzazione ha collaborato il cantante degli Above Aurore, formazione in cui milita anche l’ex batterista dei Nostri.
A dispetto della mia prima impressione, i Cancerfaust non guardano a Stoccolma: il loro death metal quadrato e massiccio trae ispirazione principalmente dall’altra sponda dell’Atlantico, soprattutto da gruppi come Hate Eternal e Immolation, però attinge a piccole dosi anche alla scuola europea. I polacchi optano per velocità tutto sommato contenute che non solo non smorzano minimamente la violenza del loro assalto sonoro, ma contribuiscono a renderlo ancora più denso e interessante. Ciò è possibile grazie alla buona performance dei due chitarristi, capaci di tessere un fraseggio ricco di assoli e riff che portano alla memoria i Morbid Angel, il tutto sostenuto da una barriera impenetrabile di blast beat e doppia cassa, linee di basso ineccepibili e un growl a dir poco cavernoso.
Non mancano, però, momenti più melodici, quasi a voler dare un attimo di respiro all’ascoltatore prima di investirlo con un’altra bordata di furia. Ne sono un ottimo esempio alcuni passaggi di “To The Pyre”, che ricordano i Behemoth di Demigod, oppure la successiva “Let Them Fall”. In quest’ultimo brano, dalle tinte decisamente crepuscolari, compare come ospite alla voce E. dei Cultum Interitum, anch’essi nel roster di Godz Ov War, di cui abbiamo recentemente valutato l’album di debutto.
A mio avviso meritano un breve cenno anche i testi, tutti opera del chitarrista Adam Stodolny. Al canonico immaginario del genere, fatto di sbudellamenti o film horror di serie B, ha preferito una spietata critica anti religiosa. Se “Into The Void” si ispira al concetto egizio di morte dell’anima, del tutto antitetico rispetto all’immortalità dell’anima della dottrina cristiana, la già citata “To The Pyre” tratta la morte sul rogo di Jan Hus, teologo boemo che nel Quattrocento anticipò per certi versi la Riforma protestante, raccogliendo ampi consensi nei territori dell’attuale Repubblica Ceca. L’avversione al Cristianesimo e alla Chiesa potranno sembrare temi abusati e sicuramente ciò è in parte vero, ma teniamo comunque in considerazione il peso opprimente che la fede cattolica continua ad avere sulla Polonia contemporanea.
Con Let The Earth Tremble i Cancerfaust debuttano in modo senz’altro positivo. Certo, non siamo di fronte a un disco innovativo destinato a entrare negli annali del metal, ma i polacchi hanno sfornato 35 minuti di death metal suonato come si deve, senza cedere al vizio sempre più diffuso di allungare il brodo più del dovuto, e sinceramente non trovo motivi per lamentarmi.