CATHARIST – Ancestral : Origin : Celestial | Aristocrazia Webzine

CATHARIST – Ancestral : Origin : Celestial

 
Gruppo: Catharist
Titolo: Ancestral : Origin : Celestial
Anno: 2013
Provenienza: Inghilterra
Etichetta: Autoprodotto
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TRACKLIST

  1. The Orion Nebula
  2. At The Gates
  3. Master Of Cathars
  4. The Ancestral Essence
  5. Older Than God
  6. Raise The Kingdoms
  7. Kilrimont Burns
  8. Visions (Of Futures)
  9. The Arrival…
DURATA: 41:06
 

Non sapevo proprio chi fossero i Catharist, questo nome mi era totalmente sconosciuto sino a un paio di settimane fa, ma una volta ascoltati un paio di pezzi in rete mi sono deciso a contattarli e oggi posso scrivere del loro secondo lavoro intitolato "Ancestral : Origin : Celestial", grazie alla disponibilità dimostrata nei miei confronti. Avete capito bene, si tratta proprio del secondo disco, poiché l'album di debutto "When Ancient Gods Return" me lo sono perso per strada, di conseguenza baserò il mio pensiero riportato nelle righe successive esclusivamente su quest'ultima prova.

La formazione britannica — che fra le altre cose vede cimentarsi dietro le pelli Ian Wilson, ex batterista dei pirati Alestorm — sfodera una prestazione di matrice anni Novanta: una bella, ruvida e scoppiettante esibizione di death metal melodico in classico stile svedese, che prende più di uno spunto dalla carriera di Tompa Lindberg e soci, ai quali si uniscono altri nomi provenienti da quella stessa scena.

Il disco è di quelli che potrebbe dividere in due le opinioni: da un lato ci confrontiamo con un'uscita che offre pezzi ben composti e arrangiati (prendete a esempio la tripletta posta in apertura formata da "The Orion Nebula", "At The Gates" e "Master Of Cathars"), utilizzando cliché su cliché del genere, che saranno certamente apprezzati da chi cerca di scovare al giorno d'oggi lavori che non abbiano vocalità pop e melodie da cartone animato; dall'altro invece c'è chi già esclusivamente per tale approccio storcerebbe subito il naso, puntando in maniera inquisitoria il dito sulla mancanza di personalità e/o innovazione (vorrei conoscerle tutte queste band in possesso di tali doti al giorno d'oggi) e accantonandoli. Per la serie: oltranzismo e fastidio a valanga.

In pratica il discorso è sempre il solito: ciò che per alcuni è un pregio, per altri è difetto. In questo caso però, almeno per il sottoscritto, le pecche insite in "Ancestral : Origin : Celestial" non sono legate né al fattore compositivo né a quello esecutivo, bensì alle scelte tese ad aumentare il carico atmosferico e a quelle riguardanti i suoni. La prima imperfezione prende forma nell'incipit di "The Ancestral Essence" e nella strumentale, tutt'altro che indispensabile, "Kilrimont Burns": entrambe tendono ad appesantire il passo dell'album, diversamente da quanto fa il piacevole pre-finale scandito dal piano di "Visions (Of Futures)"; mentre la seconda in un paio di circostanze fa pervenire anche la sensazione che l'andamento delle tracce si appiattisca. Nulla che faccia gridare allo scandalo, ma in futuro ci dovrebbe trovare una soluzione a riguardo.

I Catharist potenzialmente hanno tutto ciò che serve per far sì che il loro nome si spinga al di fuori della folla che intasa un panorama melodico di anno in anno sempre più becero e poco interessante, sempre meno death e metal in genere: diamo quindi credito a una band che potrebbe riservarci delle belle sorprese e, nell'attesa di riceverle, vi suggerisco di ascoltare "Ancestral : Origin : Celestial" poiché la sua compagnia non vi dispiacerà.