CELEPHAΪS – Tir n’a n’Og
Gruppo: | Celephaïs |
Titolo: | Tir n'a n'Og |
Anno: | 2012 |
Provenienza: | Germania |
Etichetta: | Pest Productions |
Contatti: | Bandcamp |
TRACKLIST
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DURATA: | 32:18 |
Vivendo in una città dai ritmi velocissimi come Shanghai, ogni tanto si sente il bisogno di prendersi un momento di pausa dalla folla, dal traffico e dal suo cielo inquinato. Se non si ha la possibilità di viaggiare lontano, ci sono altre soluzioni e cercare rifugio nella musica è una di esse, in modo da tentare di rimettersi in contatto sia con il proprio io interiore sia con il mondo esterno.
La giovane band tedesca con cui abbiamo a che fare questa settimana – chiamata Celephaïs come la città creata nei sogni nella storia omonima di Lovecraft – ha provato a dare una risposta a questo problema, una fuga dalla realtà attraverso la forza dei sogni. Il racconto di Lovecraft ci è d'aiuto anche per descrivere l'approccio del gruppo alla musica:
[…] e solo tra gli indifferenti milioni di Londra, così che non erano in tanti a parlargli e ricordargli chi fosse stato. Il suo denaro e i suoi terreni erano andati, ed egli non si curava dei modi della gente nei suoi confronti, ma preferiva sognare e scrivere dei suoi sogni.
Questo disco è intitolato "Tir n'a n'Og" ed è stato ripubblicato dalla Pest Productions nel dicembre 2012, dopo una prima versione autoprodotta nel settembre dello stesso anno. Secondo il mito celtico, Tír na nÓg è un mondo che inizia là dove finisce ciò che è noto agli uomini, una terra di sogni e bellezza dove vivono le leggende, dove la malattia è sconosciuta e la musica si diffonde ovunque. Questo mito è tornato di gran moda negli ambienti musicali, nel caso specifico soprattutto attraverso la canzone di Alcest ("Tir Nan Og") dall'influente "Souvenirs D'Un Autre Monde" del 2007.
Il progetto francese qui è chiaramente la maggiore influenza dietro il lavoro alle chitarre e sull'atmosfera in generale, anche se il gruppo tedesco sembra preferire le tonalità verdi a quelle blu in termini visivi. La struttura è piuttosto semplice: la prima traccia "Wisdom" è una meditativa introduzione di sette minuti a "Tir n'a n'Og", il fulcro di questo lavoro, e nessuno dei due brani contiene parti cantate.
Nella traccia che porta il titolo dell'opera veniamo a contatto con questo mondo altro, dove gli uccelli e i corsi d'acqua ci accolgono e ci portano via dagli orrori della vita quotidiana. Entrano in gioco le percussioni e varie melodie di chitarra si intrecciano, verso la metà dell’album appaiono anche i primi blast beat e chitarre distorte. Tuttavia, l'atmosfera non diventa mai grezza: tutti gli strumenti cooperano per innalzarci verso Tír na nÓg, dove tutti i nostri sforzi per lasciarci la realtà alle spalle verranno premiati da una paradossale esplosione di sogni tranquilli.
Non c'è niente di nuovo o particolarmente stupefacente in questo album, ma i Celephaïs lo avevano messo in chiaro fin da subito. Questo lavoro è consigliato ai fan del lato più "sognante" delle band contemporanee di post-metal atmosferico "alla Alcest".