Chainsword - Blightmarch

CHAINSWORD – Blightmarch

Gruppo: Chainsword
Titolo: Blightmarch
Anno: 2021
Provenienza: Polonia
Etichetta: Godz Ov War Productions
Contatti: Facebook  Bandcamp  Instagram  Spotify
TRACKLIST

  1. Ost Front 1943: Stalingrad
  2. Spinehammer
  3. Horus, The Chosen Son
  4. Ost Front 1942: Moskau
  5. Dead Hand Call
  6. Exterminatus
  7. Daemonculaba
  8. Blightmarch
  9. Dreadquake Mortar
  10. 06.08 09:15
DURATA: 42:15

Quando si parla di Godz Ov War ormai siamo tutti abituati ad aspettarci cose orrende e putrefatte, ma con una propria dignità, e i Chainsword non fanno eccezione. Il quintetto di Varsavia è attivo dal 2016, tuttavia a eccezione di un paio di brani online non si era mai fatto sentire fino alla pubblicazione di Blightmarch, ed è il caso di dire che i cinque anni serviti per la realizzazione dell’album sono stati impiegati egregiamente. Perché sotto l’orrenda e pacchianissima copertina che sembra un mix tra la ristampa di Ugra Karma degli Impaled Nazarene e M-16 dei Sodom si nasconde in realtà una macchina da guerra nanica: un lanciadardi che per tutti i deathmetallari del Pianeta è e sarà sempre un Bolt Thrower.

I Chainsword non sono nemmeno interessati a provare a nascondere la propria devozione per la compianta band di Coventry, tanto che proprio come Bolt Thrower lo stesso termine Chainsword arriva da un’arma di Warhammer (stavolta versione 40K). Va da sé quindi che i 42 minuti di Blightmarch siano un tributo al death metal più classico e diretto, quello che non riserva alcuna sorpresa eppure regala un sacco di conferme e soddisfazioni. Le strutture sono semplici e le idee sono chiare: macinare riff su riff su altri riff, tirando dritto per dritto, e se qualcuno o qualcosa dovesse avere la sfortuna di sbarrarci la strada gli passiamo sopra col rullo compressore.

Il sound scelto dai cinque polacchi è preso di peso da For Victory, esattamente come le tematiche belliche, in particolare qui spesso ispirate al secondo conflitto mondiale, dal fronte orientale a Mosca e Stalingrado, al bombardamento di Hiroshima e Nagasaki del 6 agosto 1945. A corredo di questi momenti storici, manco a dirlo, scene di violenza e devastazione, morte e terrore. Nulla che non sia già stato fatto ormai tante e tante volte, se non da Karl Willets e compagni da qualche loro epigono (e ne sono passati tanti anche su queste pagine, dagli Entrenched agli Shrapnel Storm), però i Chainsword sono riusciti a riscaldare la minestra particolarmente bene, tanto che sembra appena fatta.

Blightmarch fila che è un piacere e nella sua semplicità è in grado di regalare piacevoli soddisfazioni, al netto della sua copertina orrenda. Un debutto sincero e onestissimo, che ancora una volta ricorda a tutti il lascito di una della band più importanti di tutto il metal estremo e tenta di colmarne il vuoto.