CHAMBER OF BONES – Warmth Of Life
Logo indecifrabile ma con due falci belle in vista, copertina con foto brutta e sgranata all’inverosimile, titolo improbabile ma misterioso il giusto; questo il biglietto da visita di Warmth Of Life dei Chamber Of Bones, progettino internazionale all’insegna dei buoni sentimenti che riunisce membri di Lunar Mantra (Scozia) e Ghriéving (Venezuela), tra gli altri.
Venti minuti scarsi di raw black metal, con occasionali punte molto acuminate di death e thrash, giusto per sentirsi i piedi in due scarpe diverse: una mollemente adagiata sulle rovine fumanti della nostra vecchia Europa, l’altra affogata sino alla caviglia nel fango putrescente del Sudamerica. In estrema sintesi: un casino sferragliante che poco si cura della forma e a cui fotte ancora meno delle orecchie di chi ascolta; tant’è che dopo una brevissima introduzione a base di rumori e voci orchesche indistinte “Putrid Sentient Deprivation” comincia con un piglio quasi doom e dissonante, ma nel giro di pochi minuti si trasforma in un crescendo di velocità e di caos in cui la chitarra fischia e geme senza soluzione di continuità. La successiva “Portal Of The Thirteenth Tomb” invece arriva dritta addosso come un treno pronto a deragliare, solo per il gusto dei Chamber Of Bones di fare più vittime possibili; un delirio chitarristico in cui la batteria contribuisce comunque in maniera sensibile allo stordimento generale da cui, sul finale, emergono melodie appena tratteggiate, deformi. “Dissociation Of Malediction” chiude questo caos con cerimoniosa lentezza e urla che sembrano arrivare dal centro della Terra, una dissociazione che non si ferma al titolo ma investe in tutto e per tutto anche la musica del trio e, com’è ovvio, i nostri timpani e il nostro cervello.
Warmth Of Life dei Chamber Of Bones è un concentrato densissimo fatto di ebbrezza allucinata e follia cattivissima, una roba talmente spinta che potrebbe far ridere, ma che nel frattempo annichilisce quel poco di sanità mentale che ancora sostenete di portarvi appresso. Massiccio.