CHRIST AGONY – Darkside | Aristocrazia Webzine

CHRIST AGONY – Darkside

 
Gruppo: Christ Agony
Titolo: Darkside
Anno: 1997
Ristampa: 2012
Provenienza: Polonia
Etichetta: Hammerheart Records / Total Metal Records
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TRACKLIST

  1. The Triangle (Prayer, Sonet, Throne)
  2. Heredity
  3. Dark Beauty
  4. Kingdom Of Abyss
  5. My Spirit Seal (Dream Version)
  6. Dark Poem
  7. Dark Goddes
  8. Darkside (Eternal, Beauteous Death)
  9. The Key
  10. My Spirit Seal (Blood Version)
DURATA: 40:00
 

I Christ Agony sono ciò che si può definire una creatura controversa, hanno più volte modificato il modo di esporre la loro musica, producendo dischi veramente belli a inizio carriera ("Unholyunion", "Daemoonseth – Act II" e "Moonlight – Act III"), passando poi una fase di transizione tutt'altro che semplice che li ha visti virare anche in territori quasi gotici (con "Darkside", "Trilogy" e "Elysium"). Dopo l'affrettato cambio di nome in Union e il ritorno sui propri passi del leader Cezar, che ha portato alla nascita del passabile "Condemnation" e dell'ultimo "NocturN", influenzato da atmosfere doom, capirete che ci si attendeva una riprova di qualità che purtroppo non è arrivata, con i puristi che hanno trovato poco interessanti molte scelte intraprese dai Polacchi, mentre coloro che amano prove più varie e non forzatamente fossilizzate nel solo panorama black metal non sono stati soddisfatti da soluzioni spesso raffazzonate e poco convincenti.

Nel 2012 la Total Metal Records si fa carico di ristampare una delle pietre dello scandalo, è il quarto capitolo "Darkside" partorito nel 1997 a ricevere nuova vita e veste grafica, senza però aggiungere a esso alcuna traccia bonus. Il disco mantiene la sua scaletta di dieci pezzi imbastarditi, che permettono a varie correnti sonore e atmosferiche di confluire nel suono, noterete infatti la presenza di parecchie sfumature thrash e death, un'esposizione in alcuni casi affine al dark metal melancolico ("Heredity" ne è un caso palese, con tanto di sezioni ritmiche dal vissuto tribale in aggiunta) sino all'apparizione di una natura meccanica industrial-danzereccia nei due episodi di "My Spirit Seal" ("Dream Version" e "Blood Version"), che per alcuni potrebbero essere causa di disturbo.

Quello che lascia interdetti di "Darkside" è l'essere uscito dopo "Moonlight – Act III", a detta di molti l'apice compositivo della band: è spiazzante trovarsi all'orecchio questa formazione. Anche i pezzi ancora intrisi di quel poco che resta dell'entità black metal sono asserviti a uno sviluppo che assomiglia a una collezione di litanie romantiche in salsa goth, con tanto di introspezione intellettuale rubacchiata qua e là.

Probabilmente chi non avesse ancora avuto modo di incrociare i Christ Agony, sbattendo il muso contro questo lavoro potrebbe rimanerne anche colpito, la musica in fin dei conti non è brutta, ma è decisamente fuorviante con quel nome impresso sopra. Gli spunti sono anche piacevoli e l'ambientazione in molti casi quasi soffusa, interrotta da frangenti più ruvidi, da canzoni energiche come "Kingdom Of Abyss", "Darkside (Eternal, Beauteous Death)" e "The Key", sembra soffrire di un torpore che si prolunga in maniera evidente, a causa della volontà di battere terreni nei quali non si è del tutto a proprio agio.

Si trattava dell'era della transizione a quei tempi e la ricordiamo così anche oggi. "Darkside" rimane uno dei lavori meno riusciti dei Christ Agony e diciamocelo onestamente che da Cezar si è sempre preteso altro. È una ristampa per collezionisti smaniosi di avere ogni tassello del puzzle Christ Agony, i restanti potranno saltarlo a pie' pari.