CIRCLE OF CHAOS – Twoheaded Serpent
Gruppo: | Circle Of Chaos |
Titolo: | Twoheadead Serpent |
Anno: | 2012 |
Provenienza: | Svezia |
Etichetta: | Autoprodotto |
Contatti: | |
TRACKLIST
|
|
DURATA: | 20:31 |
A due anni di distanza dall'uscita del disco "Black Oblivion", tornano a farsi sentire gli svedesi Circle Of Chaos, portando con sé una piccola novità all'interno della formazione. È infatti avvenuto il passaggio di testimone dietro al microfono da Antonio Ravina Da Silva a Julian "Julle" Loaiza, voce anche dei Rage Invest.
Il nuovo episodio della discografia da poco rilasciato ha per titolo "Twoheaded Serpent" ed è un ep contenente cinque pezzi che ancora una volta rimarcano l'amore per il sound anni Novanta del movimento melodico nazionale. La presenza di formazioni quali At The Gates, Edge Of Sanity in sparutissime occasioni e dei primi Arch Enemy è udibile, con un occhio però aperto su ciò che accade odiernamente. Il cantato soprattutto è più ruvido e core rispetto al passato, privo d'inclinazioni e ritornelli particolarmente orecchiabili (come quello contenuto in "The Void" dell'album di debutto), a meno che non si voglia intendere come tale quello insito nell'ultimo episodio "Submission".
I brani offrono una prestazione solida, che punta in maniera ossessiva sull'impatto e in tal senso "Fate Of Brutality", pesantemente cadenzata, è la canzone che in maniera più cristallina rappresenta questa presa di posizione; anche se devo ammettere che non c'è un brano che si possa definire realmente debole. La catena composta da questi episodi è compatta grazie al lavoro dell'asse ritmico formato da Thomas Jonsson al basso e dal motore Staffan Lundholm (batterista anche dei Bibleblack, nonché autore di una prova ferrea) e alla prestazione dei due chitarristi HG Hogström e Allan Lundholm, incalzanti e pressanti sia in chiave di creazione del riffato che nei frangenti nei quali si lasciano andare in solismi adrenalinici e arrangiamenti più melodici assestati a dovere; lo si può notare nel brano che apre le danze quanto nei successivi "Unholy Rite" e "Vicious Circle".
"Twoheaded Serpent" è un piccolo ma significativo passo in avanti da parte dei Circle Of Chaos che già ai tempi di "Black Oblivion" avevano le idee chiare. La produzione e il master a cura di Mike Wead, storico chitarrista di King Diamond e compagno d'avventura di Staffan nei Bibleblack, garantiscono inoltre spessore. Adesso il gruppo è cosciente di avere le armi adeguate per affrontare "lo scoglio" rappresentato dall'elevata concentrazione di produzioni similari che maledettamente intasano questo panorama sonoro e sono pronti a dire la loro con convinzione. In bocca al lupo ragazzi!