Corrupter - Descent Into Madness | Aristocrazia Webzine

CORRUPTER – Descent Into Madness

Gruppo: Corrupter
Titolo: Descent Into Madness
Anno: 2022
Provenienza: Francia
Etichetta: Godz Ov War Productions
Contatti: Bandcamp  Instagram
TRACKLIST

  1. End Of The Rope
  2. Darkest Light
  3. Into The Hearse
  4. No Life Here
  5. Horror And Aftermath
  6. Not Enough To Harm
  7. A Mistaken Anointing Of The Sick
  8. Home For The Dead
  9. Descent Into Madness
DURATA: 30:16

Come da tradizione di casa Godz Ov War, i Corrupter sono una band al debutto assoluto, formata da gente di cui nessuno ha mai sentito parlare, che suona roba estrema, zozza e incazzata. Una formula, quella dell’etichetta polacca, che raramente delude, e il caso di Descent Into Madness non fa eccezione.

I Corrupter sono un duo francese, come detto formato da illustri sconosciuti, che ha però ben chiaro dove vuole andare: all’inferno, a scavare negli abissi dello schifo più inaccessibili e ributtanti. Per raggiungere l’obiettivo, e le Malebolge, -M- (voce, chitarra e batteria) e -J- (basso) infilano nove canzoni una più dritta dell’altra, le imbottiscono di riff schiacciasassi, le rivestono con un growl da caverna e le scagliano a velocità massima contro il povero sventurato che si ritrova ad ascoltarle.

Per quanto le strutture di Descent Into Madness siano piuttosto semplici, a vincere e convincere è l’atmosfera di cui i due musicisti hanno permeato i brani: i Corrupter sembrano davvero pronti per portarti al cospetto di Lucifero un riff dopo l’altro, e la produzione dell’album, opera della band stessa, è assolutamente impeccabile. Se da una parte mancano i sussulti, le trovate particolari a livello di songwriting, dall’altra tutto viene riequilibrato con dei suoni profondi, sporchi, caldi come lava e perfetti per veicolare questo tipo di proposta.

Il debutto dei Corrupter offre esattamente ciò che l’illustrazione del sempre ispirato Juanjo Castellano promette: death metal, death metal e ancora death metal, possibilmente con un po’ di death metal. Se poi i francesi dovessero sviluppare una scrittura un po’ più personale tanto meglio, ma un inizio come Descent Into Madness offre già più che buone soddisfazioni e lascia ben sperare per ciò che verrà.