DAN DEAGH WEALCAN – Who Cares What Music Is Playing In My Headphones? | Aristocrazia Webzine

DAN DEAGH WEALCAN – Who Cares What Music Is Playing In My Headphones?

 
Gruppo: Dan Deagh Wealcan
Titolo: Who Cares What Music Is Playing In My Headphones?
Anno: 2015
Provenienza: Russia
Etichetta: Metal Scrap Records
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TRACKLIST

  1. Anamorphic Widesound
  2. Dogs In A Box
  3. Easy Way – Long Way
  4. No More Than Usual
  5. Neutral Moresnet
  6. What Was That?
  7. Baseless Hatred
  8. I Killed Everything That Was Good In Me
  9. Endless Apathy
DURATA: 35:18
 

Quando pensate a come dovrebbe suonare la musica degli anni '10, è abbastanza probabile che immaginiate qualcosa di simile ai Dan Deagh Wealcan. Questo progetto fu fondato dal polistrumentista Mikhail A. Repp come one man band nel 2012 a Mosca; Repp si rese presto conto però che la sua musica sarebbe stata ancora più efficace aggiungendo una voce, che fu trovata nel cantante industrial metal Eugene "Iowa" Zoidze-Mishchenko nell'estate 2013. La collaborazione con l'etichetta underground ucraina Metal Scrap Records iniziò circa un anno dopo ed è stata davvero produttiva fin da allora.

Avevamo già incontrato il duo russo a inizio anno con il debutto "Two Straight Horizontal Lines And The Organized Chaos In Between", che fu per noi la prima occasione di venire a contatto con questo approccio alla musica molto ambizioso; si possono notare influenze di alcune band sperimentali dell'ultima ventina d'anni (mi vengono in mente The Dillinger Escape Plan e 65daysofstatic per alcuni elementi). I principi chiave di Repp possono essere riassunti con «sii inaspettato e sperimenta costantemente» e così, ogni volta che sembra trovarsi troppo a proprio agio in un ambiente, ecco che il duo sente subito il bisogno di cambiare ritmo o atmosfera. Già il fatto che abbia creato così tanta musica in solo un paio d'anni può essere preso come un segnale della necessità creativa e dell'idea di caos organizzato che vuole (o deve) veicolare.

La mia esperienza con "Who Cares What Music Is Playing in My Headphones?" può essere vista come un viaggio in treno durante il quale resto sulle mie ad ascoltare musica. Questo disco è sostanzialmente una specie di shuffle fatto da un'unica band, perfettamente capace di sorprendere con qualunque cosa voglia suonare, incarnando l'approccio di questa generazione alla contaminazione musicale e culturale. I Dan Deagh Wealcan sono riusciti a essere imprevedibili, come recita uno dei loro slogan, e hanno prodotto un concept generale che viene portato avanti in maniera consapevole attraverso tutti i social media e il loro sito ufficiale.

Ascoltando "Endless Apathy" ci sembra di percepire una situazione di realtà sospesa, come quella che spesso sentiamo arrivando in un nuovo posto con il treno, oppure quando attendiamo un messaggio confortante da qualcuno distante. Quel qualcosa costante, simile all'apatia, che ci accompagna frequentemente nelle nostre esistenze urbane. Se state cercando una rappresentazione musicale di ciò, i Dan Deagh Wealcan saranno la scelta perfetta, di sicuro sono stati uno dei nomi nuovi più intriganti per me quest'anno.