DEATH TOLL RISING – Defecation Suffocation | Aristocrazia Webzine

DEATH TOLL RISING – Defecation Suffocation

 
Gruppo: Death Toll Rising
Titolo: Defecation Suffocation
Anno: 2010
Provenienza: Canada
Etichetta: Autoprodotto
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TRACKLIST

  1. The Visceral Remains
  2. Blood Stained Ceiling
  3. Defecation Suffocation
  4. The Bludgeoning
  5. Babyslitter
  6. Transcendence Ritual
  7. Spontaneous Decapitation
  8. The Empath
  9. Demon Rot
DURATA: 43:19
 

I Death Toll Rising sono attivi da quasi una decade, dopo aver rilasciato un demo nel 2004 e un ep nel 2008, finalmente vede luce l'album di debutto: "Defecation Suffocation". Al contrario di quanto ci si possa aspettare, non è il classico suono canadese marcio, veloce o ipertecnico e curato quello che ci troviamo di fronte, la band si pone come una via di mezzo che chiama in causa lo stile melodico di At The Gates e Carcass (quelli del periodo "Heartwork"), combinandolo con fraseggi che puntano diretti in direzione di Grave, Bloodbath e primi Aborted.

Il risultato è più che apprezzabile, anche se non privo di limitazioni: da un lato i DTR dimostrano di puntare al sodo con riff non troppo complicati e spesso tendenti al thrash, dall'altro abbiamo fasi dilatate dove la tendenza a diluire la proposta non sempre è indovinata. Brani come il primo "The Visceral Remains", "Defecation Suffocation" o "Babyslitter" sono alquanto piacevoli da ascoltare, possedendo un piglio niente male, soprattutto l'ultimo citato, che per energia e smalto risulta essere il migliore del disco. Gli altri tre, "Blood Stained Ceiling", "The Bludgeoning" e "Transcendence Ritual", invece zoppicano un po': manca loro quella spinta che sorregge i pur non perfetti compagni d'avventura, ma che fa la differenza.

Il riffing in genere è orecchiabile, ha sicuramente bisogno di maturare e avere più variazioni, in troppi casi si ha quasi un déjà-vu; non è detto che la cosa sia negativa per forza, tuttavia potrebbe causare una mancanza di interesse sul lungo periodo. La formazione guadagna punti grazie alla prova vocale che alterna in maniera equilibrata lo scream tagliente e il growl da cavernicolo e alla prestazione del batterista, che come motore fa la sua parte più che discretamente. Da rivedere invece il basso, strumento che deve assumere forma più corposa e supportare maggiormente il lavoro svolto dietro le pelli, alle volte sembra quasi che nelle basi ci siano dei veri e propri buchi.

Le ultime tre tracce sono state inserite come bonus, essendo state estratte dall'ep "Spontaneous Decapitation": il suono è più marcio e meno definito rispetto a quello incarnato dai nuovi episodi e fra le due versioni questa più rozza sembra dare maggior compattezza alla efficace semplicità che fa da marchio di fabbrica ai Death Toll Rising. Le si potrebbe considerare un buon un termine di paragone fra ciò che era il loro passato e ciò che è il loro presente.

Nel complesso "Defecation Suffocation" è un album ancora nella media e che vede presenziare al suo interno luci e ombre, c'è tanto lavorare, non resta quindi che rimboccarsi le maniche e a quanto pare la voglia di fare proprio non manca ai ragazzi. Noi intanto ci potremo godere questo lavoro, utilizzandolo come piacevole passatempo; augurando loro in un prossimo futuro di essere in grado di realizzare il salto di qualità che serve, attendiamo.