Deathstars - Everything Destroys You |

DEATHSTARS – Everything Destroys You

Gruppo: Deathstars
Titolo: Everything Destroys You
Anno: 2023
Provenienza: Svezia
Etichetta: Nuclear Blast
Contatti: Sito web  Facebook  Twitter  Youtube  Instagram  Spotify
TRACKLIST

  1. This Is
  2. Midnight Party
  3. Anti All
  4. Everything Destroys You
  5. Between Volumes And Voids
  6. An Atomic Prayer
  7. Blood For Miles
  8. The Churches Of Oil
  9. The Infrahuman Masterpiece
  10. Angel Of Fortune And Crime
DURATA: 40:27

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro

Così, nel 1821, Alessandro Manzoni iniziava Il 5 maggio, componimento dedicato alla scomparsa di Napoleone Bonaparte. Quest’anno la stessa data coincide con la pubblicazione di Everything Destroys You, album che segna il ritorno alla ribalta degli svedesi Deathstars. D’accordo, tra The Perfect Cult e il nuovo Everything Destroys You si sono avvicendati un tour, il momentaneo abbandono del chitarrista Cat Casino e una insignificante pandemia. Ciononostante, nove anni rappresentano una pausa notevole e, onestamente, dopo così tanto tempo speravo in un risultato più accattivante, soprattutto da parte di una band rodata che sa bene il fatto suo.

Intendiamoci: Everything Destroys You non è affatto un disco da scartare. Al suo interno si trovano tutti i cromosomi giusti che danno forma al DNA dei Deathstars: ci sono le solite chitarre deatheggianti, le consuete tastiere a metà tra il glaciale e il fantasy apocalittico e la tanto immancabile quanto profonda voce dell’iconico Whiplasher Bernadotte. Qua e là, i Nostri hanno disseminato anche dei cori angelici che rendono il tutto decisamente più atmosferico. Nonostante ciò, durante l’ascolto viene a mancare quell’elemento wow in grado di spalmare l’album indelebilmente nella mia testa, come fece ad esempio Termination Bliss.

A ben pensarci, ciò che davvero è assente in questa sede è il mordente: i pezzi sono gradevoli e si lasciano ascoltare senza particolari intoppi, ma non sono sufficientemente graffianti e sembrano piuttosto rappresentare l’ipotetica colonna sonora di un film sui vampiri dei primi anni Duemila, ovviamente di quelli in cui tutti — e dico tutti — i personaggi indossano latex, catene e l’immancabile occhiale mutuato da Matrix. Qualora si scelga di ignorare questa assenza di cazzimma, ribadisco però che Everything Destroys You vale un ascolto, soprattutto se si è già in confidenza con i Deathstars e con il loro sound. In effetti, si tratta di un prevedibile album dei Deathstars, né più né meno, nel quale mancano soluzioni particolarmente inedite o inversioni di rotta rispetto a quanto gli svedesi hanno già pubblicato in passato.

In conclusione, è innegabile come Everything Destroys You sia privo delle velleità di grandezza che hanno contraddistinto Napoleone Bonaparte: ma questo, in tutta onestà, non è necessariamente un male.