DECIMATION – Reign Of Ungodly Creation
Gruppo: | Decimation |
Titolo: | Reign Of Ungodly Creation |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Turchia |
Etichetta: | Comatose Music |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 36:31 |
E sono tre! I turchi Decimation piazzano la terza uscita intitolata "Reign Of Ungodly Creation" ma… lasciano un po' d'amaro in bocca. Dopo il discreto esordio con "Entering The Celestial Ruins" (2007) e il secondo album "Anthems Of An Empyreal Dominion" che faceva registrare segnali di crescita, pare che la formazione si sia un po' seduta sugli allori, dando alle stampe un "Reign Of Ungodly Creation" formalmente ineccepibile, ma che — come si suol dire — è il classico disco che fa il proprio sporco mestiere e nulla più.
La band ha forse perso più tempo nel comporre i titoli dei brani, arzigogolati in stile supercazzola, che a concentrarsi sul contenuto vero e proprio del lavoro, che per quanto ben orchestrato e brutale risulta essere più canonico di quanto ci si potesse attendere. La prestazione del gruppo non presenta svarioni particolari né mancanze di base e infila una serie di mazzate death metal piacevoli ma ordinarie: ciò nonostante le scorribande in velocità sul rullante, le soluzioni dissonanti del riffato tese a creare un'atmosfera malsana e l'impostazione diligente dei brani, che evita l'incursione di spasmi iper-tecnici e conseguenti e indigeste pipparolate sullo strumento. I Decimation sono un tantino freddi e forse sin troppo controllati, tuttavia in grado di proporre alcuni pezzi che ti spezzano le ossa come "Mystic Transformation In Encrypted Scrolls Of A Grievous Sermon", "Devilish Domain Vortex In The Gloom Of Wicked Ziggurat" e "Voracity In Relics".
In fin dei conti — se la si vuol dire tutta — una volta inserito "Reign Of Ungodly Creation", si viene investiti da una coerente massa di manganellate che agli ultra-appassionati di death metal di sicuro non dispiacerà. Il gruppo supera quindi senza troppi problemi la soglia della sufficienza, rientrando così a titolo definitivo nel girone degli operai specializzati di questo mondo. Per accedere alla zone vip si richiede però ben altro tipo di sforzo compositivo-caratteriale, ma se da un lato le doti per effettuare il salto di qualità sembrano presenti, dall'altro non sono ancora sfruttate appieno. Nell'attesa che prima o poi tale ostacolo venga oltrepassato, glielo auguro, vi rimando all'ascolto di un gradevole, ma tutt'altro che fondamentale, "Reign Of Ungodly Creation".