DEFIATORY – Hades Rising
Non siete mai stanchi di ascoltare Slayer, Exodus e Testament? Amate la svolta melodica e moderna dei Kreator? Avete sempre accolto di buon grado le uscite dei Dew-Scented? Vi piace un tocco di svedese all'interno del thrash? Allora potreste tranquillamente acquistare "Hades Rising" dei Defiatory.
Iniziare una recensione dalla conclusione è una scelta come un'altra… Il lavoro della compagine scandinava difatti non manca di nulla: possiede potenza, melodia, tecnica, una produzione di buon livello e tracce qualitativamente superiori agli standard medi odierni, come "In Hell", "King In Yellow", "Stronger Than God", "Death Takes Us All", "Down To His Kingdom", "Metatron" e "Bane Of Creation".
La prestazione strumentale è tecnicamente appagante e in grado di far scapocciare, con molti dei riff suonati da Ronnie Björnström (già con i Taedeat ed ex fra gli altri di Bone Gnawer, Ribspreader e Those Who Bring The Torture) e Ludvig Johansson (ex Apostasy e Ghamorean) che si stampano in testa; quest'ultimo poi innesta all'interno dei pezzi assoli esaltanti. Il lavoro alla batteria di Jon Skäre è a dir poco efficiente e a tratti tellurico, mentre la prova dietro al microfono di Martin Runnzell (Engraved, Taedeat ed ex Deathchamber) è energica quanto espressiva.
Pur risultando cristallina la derivazione complessiva, "Hades Rising" si rivela una sonora batosta thrash assolutamente da non sottovalutare e che dovrebbe soddisfare le voglie dei famelici fruitori del genere, aggiungendo il nome dei Defiatory alla lunga lista delle band da seguire e inserire nelle loro collezioni.