DEHYDRATED – Resurrection
I Dehydrated fanno parte dello zoccolo duro della scena death metal slovacca: una formazione attiva dal 1991 che, a conti fatti, non ha sfornato granché. La loro discografia sino al 2017 contava due demo rilasciati nel 1992 ("Festered Find" e "Suffering Of The Living Masses"), due split con compagini connazionali e ceche del 1994 ("Fuckland / Burnt" insieme ai Bestialit, divenuti poi Lunatic Gods, e "Wretched People In The Real World" in compagnia di Depresy, Protest, Melancholy, Scabbard e Mediterranean) e un album ("Ideas", del 1997).
Il 2017 è stato l'anno della rinascita, dopo un lungo letargo durato un ventennio. La band ha ripreso a macinare, inviando seri segnali di vita con un'opera dalla durata ridotta e un titolo eloquente. "Resurrection" conta neanche trenta minuti di durata, con cinque di questi dedicati a omaggiare i Massacre di "From Beyond" (1991) con una propria e ben riuscita versione della stupenda "Dawn Of Eternity".
Le atmosfere sono puramente in stile anni Novanta, così come la scrittura, l'esecuzione e le influenze dei brani, queste ultime provenienti sia dal panorama europeo che oltreoceanico. La produzione invece avvalora la ruvida genuinità di una proposta tutt'altro che semplicistica nello sviluppo e nella tecnica.
"Resurrection" insomma è un gradito rientro in scena, forte di tre brani godibilissimi quali "Don't Laugh You're Dying", "Appealing Murder" e "Dying And Asking", oltre alla cover già citata. Un tale antipasto fa così sperare in una prossima e altrettanto piacevole uscita a breve termine. Noi attenderemo al varco i Dehydrated: bentornati!