DEMENTIA AD VITAM – L’Éloge De L’Origine
Gruppo: | Dementia Ad Vitam |
Titolo: | L'Éloge De L'Origine |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Francia |
Etichetta: | Pest Productions |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 1:06:41 |
La tensione sale, tasti di pianoforte che scavano fino a raggiungere le nostre paure più intime. Occhi estremamente vigili di "sauroniana" memoria sembrano osservarci dalla copertina, caratterizzata da un tratto inquieto con colori caldi, prima di lasciare spazio alla desolazione bianca e azzurra della parte interna di una delle grafiche più riuscite che abbia visto quest'anno.
Il progetto Dementia Ad Vitam, dark folk atmosferico proveniente dalla Francia, giunge al terzo album "L'Éloge De L'Origine". Il disco mette in mostra da subito un'ottima coesistenza degli elementi di ambiente con gli strumenti veri e propri. Le scene che vengono alla mente nella prima parte ricordano i momenti di apparente calma che hanno caratterizzato gli episodi della serie di videogiochi "Silent Hill". Sono soprattutto le note di pianoforte, suonate da Alexandre e Philippe, ad accompagnare l'ascoltatore attraverso una dimensione a metà tra incubo e sogno, alternandosi alle riflessioni (in francese) sulla condizione umana e sullo spirito della Terra, Gaia. "L'Éloge De L'Origine" è diviso in tre parti (cinque canzoni ognuna) indicate da diversi colori nel libretto, focalizzandosi di volta in volta su diversi nuclei tematici e atmosferici.
Le coordinate musicali di questo lavoro sono abbastanza diverse da quelle cui i transalpini ci avevano abituato in passato, ma i tre proseguono con la (a mio avviso giusta) scelta di usare il francese. La terza fatica dei Dementia Ad Vitam è stata pubblicata in sole trecento copie tramite Owltree, la nuova serie della Pest Productions dedicata al dark folk. L'estrema cura musicale, tecnica e visiva ne fanno un disco da avere, soprattutto se si è già interessati a questo tipo di sonorità. L'album è di una completezza disarmante, il trio francese ha dato vita a un lungo lavoro (oltre un'ora) che non smette di sorprendere a ogni traccia e dietro ogni cigolio di cancello arrugginito. La presenza di Coralie aggiunge ulteriore varietà con voce e violino, mentre i più vari strumenti fanno la loro comparsa durante il viaggio. Purtroppo non conosco abbastanza il francese da poterne fare una lettura approfondita, ma non posso che promuovere "L'Éloge De L'Origine" e inserirlo nella mia lista dei dischi extra-metal dell'anno.