DESOLATION – Decapitated | Aristocrazia Webzine

DESOLATION – Decapitated

 
Gruppo: Desolation
Titolo: Decapitated
Anno: 2017
Provenienza: Svezia
Etichetta: I Hate Records
Contatti:

Facebook

 
TRACKLIST

  1. Decapitated
  2. Bloodbath
  3. Night Of The Antichrist
  4. The Day Of The Rope
  5. The Asylum
  6. Reborn In Flames
  7. Necrophiliac
  8. The Incubus
  9. Flesh To Ashes
  10. Pestilent Fog
  11. Marching Through The Remains
DURATA: 37:23
 

I Desolation sono svedesi, suonano death metal svedese e lo fanno nel più classico degli stili anni Novanta. Del resto, il quartetto proveniente da Kramfors è sorto artisticamente proprio in quella decade, rimanendo in attività dal 1990 al 1995, periodo nel quale pubblicò il demo "Church Of Sin" (1993) per poi risorgere intorno al 2012, dando vita ad altri due demo. "Screams Of The Undead" (2014) e "Bloodbath" (2016) hanno anticipato l'uscita di questo debutto su lunga distanza intitolato "Decapitated", e i loro brani — in buona parte — sono stati inseriti nella nuova scaletta.

Il lavoro in questione si presenta come il più naturale e godibile ascolto che si rivolge a un preciso target di fruitori: quegli appassionati del genere, mai stanchi di entrare in possesso di uscite similari. Il disco gode del supporto della sempre recettiva etichetta connazionale I Hate per quanto riguarda la versione CD, mentre il vinile è autoprodotto.

L'impostazione ritmica è incentrata soprattutto sull'utilizzo del d-beat, mentre le chitarre agiscono a motosega e infilano quel tocco di melodia che non guasta; Dismember e Merciless sembrano essere i nomi più gettonati a ricoprire il ruolo di influenza di base. I brani che si elevano leggermente al di sopra della media sono "Bloodbath", il quartetto che va da "Night Of The Antichrist" a "Necrophiliac", e "Pestilent Fog".

"Decapitated" è il primo traguardo raggiunto dai Desolation, una band che non gira intorno al bersaglio, che non pretende di immettere nel nostro stereo nulla di nuovo (nemmno a livello tematico: fra cinematografia oscura e macellazioni il cliché è rispettato), ma che ha realizzato una prova death metal con semplicità, attitudine e buone competenze, nella quale non mancano di certo gli spunti piacevoli. Gli affamati di sensazioni old school non dovrebbero negare una chance alla band svedese.