DEVIANT TACTICS – The Horizon Went Black | Aristocrazia Webzine

DEVIANT TACTICS – The Horizon Went Black

 
Gruppo: Deviant Tactics
Titolo:  The Horizon Went Black
Anno: 2013
Provenienza:   Finlandia
Etichetta: Autoprodotto
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TRACKLIST

  1. Numbered Victims
  2. Dirty Obscene Sunrise
  3. Human Re-Forged
  4. Where They've Bled, I Will Stand
  5. Let It Burn
  6. Every Song Is a Story About Death
  7. Hollow Eyes
  8. The Horizon Went Black
  9. None
  10. Chemical Lullaby
DURATA: 34:34
 

Il 2013 ha visto debuttare i finnici Deviant Tactics con "The Horizon Went Black" e la formazione di Tampere ha dimostrato di essere matura grazie a una serie di brani all'interno dei quali caratteristiche del panorama Djent (non a caso citano Meshuggah e Textures fra le loro influenze), di quello Metalcore e Death melodico trovano la maniera di coesistere, evitando di collassare in una inutile quanto superflua "fuffa" tecnica o in una esposizione armoniosa sin troppo zuccherina.

L'album è equilibrato, mette a disposizione dell'ascoltatore una dovuta quantità d'impatto, una prestazione strumentale orchestrata con perizia e una estensione atmosferica a tratti malinconica in maniera alquanto equilibrata. Pur non ricevendo dalle tracce stimoli innovativi, si ha l'oppurtunità di entrare in contatto con pezzi nerboruti come "Numbered Victims" e "Human Re-Forged", altri maggiormente fruibili e caratterizzati dalla presenza del ritornello in voce pulita come avviene in "Every Song Is A Story About Death" e altri ancora nei quali è l'ambientazione ad assumere un peso maggiore, penso a "The Horizon Went Black" e "Hollow Eyes", in cui la figura del tastierista ospite Olli Hipeli si fa notare di più.

Per i Deviant Tactics è un buon inizio, la prestazione dei due chitarristi Albert Hyrönen e Joonas Leppänen è molto valida, sono abili nello spezzare i ritmi e farli ripartire, infilando le melodie giuste al momento giusto e la produzione è adeguatamente pulita, ma tutt'altro che sterile; per quanto la loro musica sia in certi punti quasi programmata per intento, quest'ultimo elemento gioca a favore rendendola meno "fredda".

Al momento "The Horizon Went Black" si rivela essere una promessa rivolta agli appassionati dei filoni musicali citati in apertura, solo il tempo ci dirà poi se questi musicisti finlandesi riusciranno o meno a tenersi a galla, confezionando lavori che siano capaci di andare oltre quanto di piacevole è già stato proposto. Ci toccherà quindi dar loro fiducia e attendere un po'.