АМЕЗАРАК – Diabolical Finale Mortum | Aristocrazia Webzine

АМЕЗАРАК – Diabolical Finale Mortum

 
Gruppo: Амезарак
Titolo: Diabolical Finale Mortum
Anno: 2015
Provenienza: Russia
Etichetta: Symbol Of Domination Productions / Morbid Skull Records / Darzamadicus Records
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TRACKLIST

  1. Запах Гроба
  2. Здесь Зло
  3. Некромант
  4. Без Инфантильной Красоты
  5. Лёд Сердец
  6. Жертва
  7. Элоа
  8. Finale (Part 1)
  9. Finale (Part 2)
DURATA: 52:17
 

Sono sempre stato un amante dell'originalità e delle sperimentazioni musicali di ogni tipo, fin dalle mie prime avventure nel mondo Metal ho sempre cercato band che sapessero distinguersi. Col tempo però ho imparato che è molto meglio produrre qualcosa di standard ma fatto bene, piuttosto che tirare fuori minestroni senza capo né coda. Ed è qui che entrano in gioco album come questo, che non fanno altro che portare avanti uno stile sentito centinaia di volte, cogliendone però perfettamente l'essenza.

"Diabolical Finale Mortum", quinta uscita degli Амезарак (Amezarak), sembra infatti incarnare quello che potrebbe essere un lavoro Black Metal uscito quindici o venti anni fa in Scandinavia e lo fa nel sound, nelle tematiche e nell'immaginario. La musica mette in mostra le buone doti compositive di Lord Dead, unico componente del progetto: sono le chitarre a essere le protagoniste del disco, forti di uno spiccato gusto melodico di derivazione svedese che conduce alla creazione di numerosi riff orecchiabili e pregni di sensazioni nere. Le stesse sei corde portano inoltre qualche accenno di diversificazione, quale il finale acustico di "Жертва" e un paio di assoli, ma in generale l'operato è sufficientemente assortito. Ciò è dimostrato anche dalle ritmiche, che spaziano dai blast beat ai tempi medi, passando per qualche incursione Thrash da headbanging; la discreta varietà esposta dalla batteria — seppur penalizzata da una staticità leggermente eccessiva in alcuni frangenti — riesce a evitare che i brani risultino noiosi.

In generale l'album scorre senza ulteriori sorprese, con l'eccezione di "Finale" che vede l'aggiunta di un tocco più malinconico dato dalle tastiere; questo espediente avrebbe potuto essere sfruttato maggiormente, poiché gli inserimenti nella prima parte della traccia e la lunga introduzione della seconda sono tra i migliori momenti del disco. Un discorso simile vale per il basso, che pur non proponendo nulla di sconvolgente non si limita a seguire le chitarre, ma qua e là fa sentire la propria presenza; dando più spazio a questi aspetti e lavorando un po' sullo scream che — nonostante non sia fastidioso — suona un po' monotono, Амезарак potrebbe migliorare ulteriormente una proposta già di per sè più che buona.

Uscendo dall'ambito prettamente musicale, ci ritroviamo di fronte a un problema frequente con le band russe: i titoli e i testi sono in lingua madre e i caratteri cirillici non aiutano. Con il supporto di un traduttore automatico credo di aver letto qualcosa a proposito di malignità varie: niente di nuovo insomma, tuttavia mi sarebbe piaciuto capire come affronta tali tematiche un progetto così vecchia scuola nel 2015. La copertina lugubre, infine, rimane in linea con quanto detto finora, lasciando intendere chiaramente il contenuto del disco.

"Diabolical Finale Mortum" dimostra come Амезарак sia una realtà già sufficientemente matura. Certamente i margini di miglioramento ci sono e se siete alla ricerca di qualcosa di nuovo potete starne alla larga, ma per chi è rimasto ancorato agli anni Novanta potrebbe essere un nome da seguire.