DISIPLIN – Radikale Randgruppe | Aristocrazia Webzine

DISIPLIN – Radikale Randgruppe

 
Gruppo: Disiplin
Titolo: Radikale Randgruppe
Anno: 2010
Provenienza: Norvegia
Etichetta: ATMF
Contatti:

non disponibili

 
TRACKLIST

  1. Nuclear Catharsis
  2. Me Ne Frego
  3. Triarii
  4. White Earth
  5. Oath Of Blood
  6. Radikale Randgruppe
  7. Soldier Of The Black Sun
  8. The Golden Age
  9. Exile
  10. The Empire
DURATA: 01:03:43
 

È un anno prolifico per i norvegesi Disiplin, "Radikale Randgruppe" è infatti il secondo album in questo 2010 e il quarto nella loro discografia. Il duo, composto da Wulfclaw e Weltenfeind, ci propone un Black Metal intriso di Industrial e Noise, che fa del caos e delle atmosfere malsane il suo punto di forza.

Chi è alla ricerca di riff e parti di batteria da brividi farà meglio a evitare questo lavoro, spesso i brani hanno una struttura volutamente semplice e ripetitiva che viene compensata da un background rumoristico e industriale che arricchisce il sound complessivo. Basterebbero "Soldier Of The Black Sun" e "Nuclear Catharsis" per rendersene conto.

La traccia in apertura vede inoltre un uso dei disturbi e dei rumori che ricorda molto la Glitch Music, il che non fa che amplificare l'aura deviata già di per sé alquanto presente. Scorrendo la scaletta, ci si rende conto che l'elettronica è una costante: la batteria di "The Golden Age" e della canzone citata poco più su ne è un esempio. Inoltre troviamo anche episodi di puro Industrial-Noise quali "Oath Of Blood" e la lunga e conclusiva "The Empire", mentre in "White Earth" le due anime della band, quella Black Metal e quella rumorista, si bilanciano perfettamente. Anche lo scream è costantemente effettato e risulta sempre in completa simbiosi con la follia generata dalla musica dei Disiplin. Va dato merito però soprattutto alla produzione, è il collante che unisce alla perfezione le singole parti che compongono "Radikale Randgruppe" e che amplifica le sensazioni sopra indicate.

Il duo sa quello che fa e si vede, difetti evidenti non ce ne sono, ma chi non ama questo tipo di sonorità difficilmente potrà apprezzarlo. Al contrario, chi è vicino all'elettronica e al rumorismo troverà pane per i suoi denti, non è certo un capolavoro ma senza dubbio è un disco più che buono e che merita di essere ascoltato.