DISPYT – Den Ständigt Närvarande Ångesten
Solo poco tempo fa Owe Inborr è stato nostro ospite con il secondo album degli Ondfødt, coi quali si diletta a celebrare il black metal nel senso più classico che la storia ci abbia consegnato. Ora lo ritroviamo con un altro progetto dal nome Dispyt, nuovamente supportato da Surtur e la sua Immortal Frost Productions, etichetta sempre più solida e professionale col passare degli anni.
Den Ständigt Närvarande Ångesten segna il debutto del quartetto finnico, che inizialmente aveva pubblicato il disco in maniera autoprodotta nel novembre del 2017. Accanto a Inborr, troviamo fra gli altri Mathias Lillmåns, meglio noto come Vreth, cantante dei Finntroll, qui in veste anche di bassista.
L’album si muove su coordinate black’n’roll o in altre parole blackened crustpunk, come preferisce autocatalogarsi la band. Den Ständigt Närvarande Ångesten insomma è una buona scusa per ingurgitare ettolitri di alcolici, sbraitare in coro invettive sbilenche contro la società perbenista e tornare ad alzare al cielo boccali ricolmi, per placare l’ugola in fiamme. Sintesi e linearità sopra ogni cosa (come nello spirito punk), verrebbe da dire, visto che nessuna delle dodici tracce supera i 3’30” e che la scaletta sfiora appena i 27 minuti. Tutto fila giù liscio come una birra gelata in piena estate o una vodka a metà gennaio per un moscovita, senza colpi di scena né imprevisti. E ovviamente non aspettatevi alcuna delicatezza o suoni pulitini, perché qui c’è spazio soltanto per sudore e sozzume.
Den Ständigt Närvarande Ångesten è un’opera sfrontata e diretta, sia nelle sezioni travolgenti che nei rallentamenti più pesanti, priva di filtri o sovrastrutture, che non osa alcunché ma vuole semplicemente mandare un classico vaffanculo verso tutto e tutti. Gli amanti di Whiskey Ritual (ormai in rampa di lancio col nuovo album Black Metal Ultras) e affini sono avvisati.