DRAGGED INTO SUNLIGHT – Hatred For Mankind (Promo Version 2009) | Aristocrazia Webzine

DRAGGED INTO SUNLIGHT – Hatred For Mankind (Promo Version 2009)

Gruppo: Dragged Into Sunlight
Titolo: Hatred For Mankind (Promo Version 2009)
Anno: 2009
Provenienza: Inghilterra
Etichetta: Autoprodotto
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TRACKLIST

  1. Boiled Angel
  2. Buried With Leeches
  3. Volcanic Birth
DURATA: 20:28

Ho scambiato un bel po’ di messaggi con i Dragged Into Sunlight, mi era piaciuto ciò che avevo ascoltato in giro su internet, così, a titolo amichevole e anche se sono passati ormai quasi due anni, mi son visto arrivare il promo contenente tre tracce che sarebbero poi state inserite nel debutto Hatred For Mankind.

Un assaggio di appena venti minuti che definire acido è riduttivo, pensate di ascoltare del death metal abrasivo che si nutre del fango di natura sludge e della malsanità black, un concentrato che non mette di lato brevi e piacevoli incursioni nel melodico, una tortura violenta che ha inizio dall’attimo in cui premete il tasto play.

Tempi spesso sostenuti e avvolgenti, voce che ricorda quella di Dave Hunt — sì, lui, quello dei Benediction — ma in una versione più trascinata e caustica, non sono casuali le forzature in scream e un vortice chitarristico che cambia posizione assecondando il colpo da sferrare, sono queste le caratteristiche che fanno delle tre canzoni una sveglia di quelle che ti rimane in testa per un po’.

Certo, i vari campioni inseriti citanti killer seriali e inneggianti al genocidio ebreaico potrebbero arrecare fastidio, tuttavia non si può limitare la potenza di un attacco scagliato in maniera diretta ed efficace adducendone la colpa a una mancanza dell’avversario no?

La regina di questo parziale approccio con la musica dei Dragged Into Sunlight è “Volcanic Birth”, un episodio che ingloba e rilascia con una ferocia devastante il groviglio d’influenze da loro assorbite masticandole, dilaniandole e rigettandole con furia in direzione dell’ascoltatore.

La produzione del tempo, come quella della prima stampa di Hatred For Mankind rilasciata tramite Mordgrimm Records, etichetta fondata dal proprietario della fu Cacophonous (vi dice nulla questo nome?), affidata a Billy Anderson era grezza e fuzzy  e ben si adatta alla rivoltosa proposta della formazione.

La band è riuscita a smuovere il terreno tanto da indurre la Prosthetic Records a ristampare il debutto la cui uscita è stata programmata per il mese di gennaio del 2011.

Se amate gente che esprima musicalmente una forza e spinta varia, che sia capace di sfruttare la linfa vitale di più generi come fosse un’arma d’assalto, allora dovreste proprio dare una chance ai Dragged Into Sunlight, sono solo agli inizi, ma possiedono ciò che serve per accaparrarsi il vostro favore.