DRAWN AND QUARTERED – The One Who Lurks
I Drawn And Quartered non sono cosa da poco, chi li conosce già sa che è un peccato sottostimare il loro nome. Il gruppo di Seattle ha devoluto la sua vita a produrre death metal corrotto dall’oscurità del black sin dal debutto To Kill Is Human, uscito nel 1999. Sei dischi più tardi è ancora qui, con una discografia di tutto rispetto alle spalle e la voglia di buttare fuori musica intransigente e aggressiva che non guarda in faccia a nessuno.
Sei anni sono passati dal precedente Feeding Hell’s Furnace, ma a dire il vero non si riscontrano molte differenze con The One Who Lurks. La produzione anche stavolta è fantastica, studiata per riprendere le sensazioni di marcescenza del death metal primordiale, esaltando la potenza naturale del suono che ammanta i brani di quell’aria di delirio feroce a noi caro. I pezzi rimangono ancorati allo stile della band, che negli anni si è affinato nella formula, eppure riporta in modo genuino l’impeto blasfemo degli esordi. Eccoci così di fronte a offensive infernali a gran velocità, melodie laceranti e parentesi lente che spandono zolfo nell’aria, mentre un growl proveniente da qualche anfratto buio urla i suoi versi sacrileghi.
La scaletta è un susseguirsi di momenti di tensione che sembrano non finire mai. Riff dopo riff ci viene insegnato cos’è il terrore grazie ad una combinazione di doti esecutive e compositive che generano un tanfo di morte che pervade l’ambiente. Già l’iniziale “Nefarious Rites” mette in chiaro che non siamo nella condizione di scappare da questa situazione, a causa di quel suo stacco centrale che mi sono ritrovato, ascolto dopo ascolto, ad attendere con una certa ansia. Anche addentrandoci nella scaletta, troviamo momenti soffocanti che valgono davvero la pena di essere ascoltati: in questo senso vi segnalo la sinistra “Ravage The Cadaver” e “The One Who Lurks”.
The One Who Lurks è un disco che mantiene alta la sua rilevanza anche in un panorama come quello del death metal vecchia scuola, che si sta muovendo nella stessa direzione stilistica. Bisogna di certo ricordare che i Drawn And Quartered sono tra le band ispiratrici di questa tendenza e non gli ultimi arrivati, ma non trovo questo un argomento che da solo dovrebbe spingervi all’ascolto: ciò che dovrebbe convincervi è il lavoro in sé, che ha tanto da dire al di là di chi l’ha creato. Mi spingerei addirittura a consigliare di partire proprio da The One Who Lurks a chi vuole (ri)scoprire questa band, e poi magari con il tempo recuperare gli altri lavori.