EKOVE EFRITS – Nowhere | Aristocrazia Webzine

EKOVE EFRITS – Nowhere

 
Gruppo: Ekove Efrits
Titolo:  Nowhere
Anno: 2013
Provenienza:   Iran
Etichetta: Hypnotic Dirge Records
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TRACKLIST

  1. Intro
  2. Public Theatre
  3. Parallel Presence
  4. Blessed By Nature
  5. One Truth, One Confession
  6. Infinitesimal
  7. Metamorphosis
  8. Sword And Wound
  9. At The Gates Of Oblivion
  10. Belong To Nowhere 
DURATA: 52:09
 

Count De Efrit è un artista con le idee chiare: il musicista iraniano in passato aveva già mandato segnali evidenti circa la volontà di diversificare la proposta del progetto Ekove Efrits con "Conceptual Horizon" e mantenere una linea più ruvida e legata alla storia depressive nei Silent Path del debutto "Mourner Portraits". Attendevo quindi l'uscita del nuovo album della prima delle due facce musicali citate per comprendere quanto e come avrebbe fatto per renderla maggiormente e riconoscibilmente sua: le delucidazioni che speravo di ricevere mi sono giunte con l'uscita di "Nowhere".

Le acque torbide del Black Metal sono state assorbite da una struttura compositiva che ha mutato il proprio D.N.A. in direzione di una visione Dark-Gothic e Ambient strapresente, alla quale vengono coniugate porzioni di sonorità Trip-Hop. Se non fosse per l'inserimento delle chitarre elettriche ancora attratte dalla sporcizia e in minima parte dal ronzare, per l'utilizzo dello scream alterato, soffocato e un paio di escursioni emotive disperate legate ancora ai tempi dell'oscurità che attanaglia e ispira pensieri quali autodistruzione e odio sconfinato, le sonorità più "nere" si potrebbero anche non menzionare. Ancor più se teniamo conto del fatto che stavolta l'ugola del "Conte" non è la sola a esibirsi, condividendo la scena con quella elegante, dolce e carica di melanconia di Megan Tassaker, cantante che abbiamo già incontrato in quanto parte dei Lycanthia, band australiana anch'essa facente parte del roster della Hypnotic Dirge Records.

All'interno del disco lunghi passaggi strumentali soffici e vellutati si alternano a situazioni dall'interiorità complessa e combattuta: la sensazione eterea fornita dal canto pulito ed estesa dall'ottimo impiego fatto dei sintetizzatori si ritrova a convivere con la disturbata ossessione innalzata dalle improvvise estremizzazioni che ne anneriscono l'atmosfera. È un buio per molti versi meno tetro e abissale quello in cui questa odierna rappresentazione degli Ekove Efrits ci accoglie, con la vena drammatica e quella malinconica pronte ad accarezzare la parte d'animo in decadenza addolcendone, ma non bloccandone, la costante caduta in direzione di un oblio senza fine.

"In Nowhere" è un lavoro raffinato, difficile da assorbire, sinceramente inadatto a chiunque non sia in possesso di pazienza e voglia di approfondire i singoli aspetti di ogni singola traccia in esso contenuta. Necessita di dedizione, di un ascolto attento, prolungato e sembra dirigersi in direzione di quella fetta di pubblico che nella propria collezione vede la presenza di nomi quali Katatonia, The Gathering, Ulver e Netra. Non lo consiglierei tuttavia esclusivamente a chi segue queste formazioni: lo suggerirei invece in qualità di possibile acquisto a chiunque abbia bisogno e voglia di nutrirsi di emozioni vivide, agguantandole e facendole proprie col tempo. L'opera di Count De Efrit è poesia in musica.