ELECTRIC TAURUS / PREHISTORIC PIGS – Split | Aristocrazia Webzine

ELECTRIC TAURUS / PREHISTORIC PIGS – Split

Gruppo: Electric Taurus / Prehistoric Pigs
Titolo: Split
Anno: 2014
Provenienza: Irlanda / Italia
Etichetta: Go Down Records
Contatti:

Facebook  Bandcamp

Facebook  Bandcamp

TRACKLIST

  1. Electric Taurus – Behind The Sun
  2. Prehistoric Pigs – The Perfection Of Wisdom
  3. Prehistoric Pigs – 79360 Sula-Nunam
DURATA: 35:33

Tempo di ritorni su Aristocrazia. Mi accingo infatti a parlarvi di uno split che ha unito le capacità di due gruppi che avevamo già avuto modo di trattare: Electric Taurus, trio irlandese che nel 2012 aveva dato alle stampe il debutto Veneralia, e Prehistoric Pigs, formazione nostrana che ha alle spalle Wormhole Generator, esordio datato 2012. Ora, come dicevo, grazie al patrocinio della Go Down Records, possiamo goderci questo split edito come vinile 12″ che racchiude le telluriche forze congiunte delle due band.

La prima parte del disco è affidata agli Electric Taurus, che condensano la propria presenza in “Behind The Sun”, lungo pezzo che inizia proponendoci suoni astrali ed estranianti accompagnati presto da una possente cavalcata ritmica, la quale diventa sfondo per una chitarra cronologicamente inquadrabile a cavallo tra gli Anni ’60 e ’70. Tutto ciò è però soltanto un antipasto, poiché la miscela sonora si evolve in breve tempo in una dimostrazione di pura qualità doom: un riffing maledettamente ispirato dai sempreverdi e imprescindibili Black Sabbath su cui si appoggia una voce femminile (unica presenza vocale del disco) con una robusta inflessione blues, graffiante e allo stesso tempo sensuale. L’effetto risultante è una traccia che si snoda fra una sfilza infinita di irresistibili aperture psichedeliche, vaghi accenni tribali, sonorità di stampo spaziale, quasi al limite con certo prog lisergico, e grevi esplosioni del più classico stoner-doom; insomma, cose da orgasmo immediato.

La seconda metà del lavoro è ovviamente dedicata ai Prehistoric Pigs: i tre friulani si presentano con due episodi più compatti, quadrati e dalle coordinate più standard. Il suono dei Nostri è infatti impostato sulla falsariga di uno stoner che affonda le proprie radici tanto nel suono muscolare e desertico degli onnipresenti Kyuss quanto nella lenta pesantezza degli Sleep (“79360 Sila-Nunam”) e nell’acida tradizione della psichedelia settantiana (“The Perfection Of Wisdom”). Le atmosfere generate sono spesso cupe, abrasive e incorniciate da inflessioni dannatamente caustiche che faranno la felicità incondizionata di chiunque sia un amante di sonorità del genere.

Inutile tirarla per le lunghe: questo split è un lavoro davvero bello, una colonna sonora perfetta di un viaggio mentale da cui non fare più ritorno. Entrambi i gruppi avevano già dato prova di non essere dei pivellini con i rispettivi debutti; ora, con questo secondo lavoro, confermano di avere tutte la carte in regola per continuare a riempirci la testa di distorsioni e di acidi… E io non oso immaginare quali livelli di assuefazione potremo raggiungere con le prossime uscite.