EMBRIONAL / EMPHERIS – The Spectrum Of Metal Madness
Gruppo: | Embrional / Empheris |
Titolo: | The Spectrum Of Metal Madness |
Anno: | 2009 |
Provenienza: | Polonia |
Etichetta: | Old Temple |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 45:33 |
Gli split molte volte si rivelano poco utili, altre celano delle chicche che non si sa per quale strano motivo non vengano inserite negli album; solitamente ti danno la possibilità di ascoltare più band in una botta sola, portandoti conseguentemente ad approfondire o meno il discorso con esse. Spesso possono essere quindi un'arma a doppio taglio.
"The Spectrum Of Metal Madness" nel 2009 unì due formazioni polacche: gli Embrional e gli Empheris. Il risultato furono quarantacinque minuti scanditi a suon di metal estremo che prendeva spunto dalla sezione death più marcia e blasfema rappresentata più che degnamente dagli Embrional dei brani inediti "Homicide" e "The Abyss Of Human Soul", con la prima probabilmente un po' corta da sembrare quasi troncata e che avrebbe potuto godere di una durata lievemente più estesa per esplodere in totale cattiveria. Nella sezione tendente al melodico black-thrash invece sono gli Empheris ad assumere il controllo della situazione, presentando "Lovecraft" e "Black Pyramid", con la seconda più efficace soprattutto grazie a un riffing portante di stampo heavy che rimane facilmente in testa.
Andando oltre, quello che riceverete da "The Spectrum Of Metal Madness" è la sagra della cover. Da un lato abbiamo le scelte integraliste e maligne degli Embrional che mettono in campo un terzetto composto da Mayhem, Sarcófago e "Pestilence", riuscendo a tirar fuori delle buone prove dall'esecuzione di "Buried By Time And Dust" e "Rotting". Fanno leggermente cilecca invece con "Land Of Tears", suonata non male, ma totalmente priva dell'atmosfera che la contraddistingue da sempre, e concludendo il loro spazio con "Death & Destruction", simpatico collage di riff metal d'eccellenza nel quale tributano omaggio a Slayer, Possessed, Deicide e Morbid Angel.
Dall'altro lato gli Empheris propongono un misto che prende spunto dallo speed degli Assassin e dal punk dei Ramones, per poi spingersi in territori più affini al mondo nero con i Blasphemy e gli Obituary. In questo caso sono le interpretazioni meno consone a risultare più convincenti, sia "Assassin" che "I Don't Believe In Miracles" sono spontanee ed energiche, no comment per i ventisei secondi di schitarrate di "Atomic Nuclear Desecration". Delude invece "Slowely We Rot": anche se discretamente eseguita, risulta stranamente poco emozionante, e parlare così di questo pezzo fa un certo effetto.
Come avrete di certo compreso, "The Spectrum Of Metal Madness" non è un acquisto definibile essenziale, può essere un piacevole diversivo, se vi capitasse fra le mani a un prezzo stracciato. Consiglio piuttosto di approfondire le discografie delle due band partecipanti, lì sicuramente troverete materiale più interessante e duraturo all'interno del circuito d'ascolto.