Eminentia Tenebris - Rise Of A New Kingdom | Aristocrazia Webzine

EMINENTIA TENEBRIS – Rise Of A New Kingdom

Gruppo: Eminentia Tenebris
Titolo: Rise Of A New Kingdom
Anno: 2023
Provenienza: Francia
Etichetta: Antiq Records
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TRACKLIST

  1. Black Moon Arrival
  2. Ancient Stones Secrets
  3. Reaching The Other Side
  4. The Final Gathering
  5. Ascension
  6. Rise Of A New Kingdom
  7. Emptiness
  8. Supreme Sacrifice
DURATA: 43:06

Tutti noi veniamo da un percorso artistico che ci ha portato fin negli abissi che frequentiamo attualmente, partendo da lidi di musica più o meno normale. Nel mio caso, lo confesso, la discesa è partita dal power metal, con annesse modalità di scrittura delle canzoni e delle melodie che da allora mi sono rimaste impresse nella memoria a lungo termine, indissolubilmente collegate alla mia adolescenza.

Faccio questa premessa per dire che il nuovo album di Eminentia Tenebris, one man band francese arrivata ormai al terzo album con Rise Of A New Kingdom, è stato un throwback inaspettato. Rispetto ai due dischi precedenti, il titolare Cryo cede i comandi di mixaggio, mastering e programmazione delle drum machine a Septev, ottenendo un sound nettamente più definito e affilato. Dal punto di vista compositivo, il focus si sposta nettamente dal black atmosferico e vagamente epico a una proposta più melodica e aggressiva, con le melodie costantemente sugli scudi e la voce ridotta a una sorta di commento, mentre in generale sono tanti i richiami alla scena black metal melodico svedese, a cominciare dalla copertina in pieno stile Sacramentum.

Dove invece fa capolino l’impronta power, forse involontariamente, è nell’abbondante uso di melodie semplici e dirette. Senza sconfinare nel virtuosismo o in eccessi barocchi, Rise Of A New Kingdom oscilla tra epicità e assalti trascinanti, fornendo anche tante occasioni per un headbanging che raramente si trova nel black metal; ascolta “Ancient Stones Secrets” o “The Final Gathering” per averne un esempio. Le armonizzazioni sono degne della scuola di Göteborg e sommate ai tappeti di doppia cassa forniscono gli ingredienti perfetti per un tuffo in una cavalcata tra dark fantasy e paesaggi epici e sconfinati. Le concessioni alla vecchia verve atmospheric ritornano con maggior forza nella seconda parte dell’album, dopo il break di “Ascension” che divide il disco come un LP, nonostante si tratti di un’edizione esclusivamente in CD e digitale. Va menzionata inoltre “Supreme Sacrifice” che si compone di passaggi in modo maggiore, di impronta quasi pop, creando un intrigante contrasto quasi post-black.

Restano alcuni peccati veniali di ingenuità, che già punteggiavano i dischi precedenti: melodie come la scala discendente nell’apertura “Black Moon Arrival” ricordano un po’ lo strimpellare randomico davanti a una tastiera. Certi soli di chitarra, pur tecnicamente validi, introducono un elemento heavy classico che contribuisce al déjà vu di cui parlavo in principio, ma stonano con l’impianto black di base. Se il corso di Eminentia Tenebris resterà questo, dovrà vedersela con nomi quali Aorlhac o Sühnopfer e il buon Cryo dovrà mostrarsi all’altezza di far parte di questo drappello di interessanti realtà transalpine.

Rise Of A New Kingdom è un album divertente, onesto nella sua proposta e diretto, che colpirà sicuramente chi come me ha passato le scuole medie a giocare di ruolo ascoltando i Rhapsody. E anche chi è più semplicemente alla ricerca di melodie semplici e armoniche o di suggestioni storiche ma non vuole sbattere la testa contro mille dissonanze.