EMPHERIS / CRYPTIC RITES – Netherworld Emissions
Gruppo: | Empheris / Cryptic Rites |
Titolo: | Netherworld Emissions |
Anno: | 2011 |
Provenienza: | Polonia |
Etichetta: | Wydawnictwo Muzyczne Psycho |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 29:36 |
Bando alle discussioni di mercato, questo split tra Empheris e Cryptic Rites è uno di quei pezzi kvlt: gruppi sconosciuti, etichetta underground, pochi pezzi, magari qualche cover altisonante, sicuramente una furia fuori dal comune. Basterebbe questa prima frase per descrivere in tutto e per tutto "Netherworld Emissions", ma andiamo con ordine.
Empheris e Cryptic Rites, per coloro che non li conoscessero (e credo siano molti), sono due band di Varsavia: i secondi in vita dal 2004 con all'attivo una manciata di produzioni minori, mentre i primi possono dirsi a buon titolo veterani della scena, risalendo le loro origini (prima di uno stop di qualche anno) fino all'ormai lontano 1995, ed avendo nell'ultimo lustro o poco più letteralmente invaso la scena con lavori a loro nome. Il genere, manco a dirlo, è quel di tutto un po' che non può essere seriamente né compiutamente definito, a meno di non scadere in una di quelle orribili e insensate nomenclature quali «blackened thrash-death metal», che è un po' come dire che se non è zuppa è pan bagnato.
Sta di fatto che in questa mezzora di incisione — risalente per entrambi i gruppi alla fine del 2009, ma rilasciata soltanto nell'estate di questo 2011 — il fan dei primi Sodom, Venom, Celtic Frost e compagnia cantante, ma anche di nomi (vagamente) più contemporanei come Impiety o Nunslaughter troverà pane per i propri denti, o borchie per il suo chiodo. Più lavorato e professionale, mi si passi il termine, il suono degli Empheris, più grezzo e brutale, grazie anche all'utilizzo di un growl gutturalissimo, quello dei Cryptic Rites. Entrambe le formazioni, dopo un'apertura in comune rielaborata da ciascuno a modo proprio ("Contamination Rites"), pagano comunque pegno ai big, appartengano essi a una scena o a un'altra: Death e Darkthrone per i veterani Empheris, Sodom per i Cryptic Rites.
Dare un giudizio su un prodotto del genere è quantomai complicato, se non del tutto inutile: difficilmente si sentirà mai la mancanza di questo disco sulla mensola, difficilmente se ne rimpiangerà un eventuale recupero. Certamente sono i nomi giusti cui rivolgersi quando siamo in cerca di violenza e velocità.