EN DECLIN – A Possible Human Drift Scenario
Dieci anni tra un disco e il successivo sono un’infinità, specialmente se — come nel caso dei romani En Declin — sono costellati da una costante ricerca di musicisti adatti a condividere il proprio percorso artistico, una frustrazione che chi milita in un gruppo probabilmente avrà provato. Come si suol dire, chi fa da sé fa per tre, e proprio in tre i Nostri hanno deciso di continuare: il primo lavoro di Andrea Aschi, Marco Campioni e Maurizio Tavani come trio è A Possible Human Drift Scenario, un album che necessariamente volta pagina rispetto ai suoi predecessori.
Il nostro LordPist ha avuto l’occasione di apprezzarli dal vivo recentemente e l’ascolto su disco di queste nove tracce ne conferma le impressioni. Rispetto a quanto sentito fino al 2009, gli En Declin di A Possible Human Drift Scenario risultano forse più difficili da afferrare: le componenti più dure e concrete vengono meno a favore di strutture più dilatate, che assumono la forma di un viaggio omogeneo in cui grandissimo peso è dato ai sintetizzatori, lasciando tuttavia spazio a melodie di chitarra accattivanti come in “Das Eismeer”, per fare un esempio. L’influsso di formazioni come gli A Perfect Circle e gli Anathema più sperimentali va a sommarsi al repertorio preesistente, dando vita a una serie di composizioni dalle atmosfere malinconiche e dal carattere quasi cinematografico, tanta è l’espressività del trio: emblematica in termini di riferimenti è la bella cover di “Another Day In Paradise” di Phil Collins, che troverebbe tranquillamente posto in eMOTIVe del gruppo americano.
L’influenza del lavoro di Maynard James Keenan è particolarmente evidente a livello vocale, con il timbro e le melodie di Tavani che richiamano tantissimo il cantante californiano (“Caronte” ne è un esempio lampante). La piacevole dualità del cantato, che passa in maniera molto naturale da italiano a inglese e viceversa, aggiunge ulteriore spessore ai testi, che esplorano appunto la deriva dell’uomo analizzandone le insicurezze, le relazioni e il ruolo in una società in cui tocca impegnarsi per non cadere in uno stato di apatia e torpore.
A Possible Human Drift Scenario è quindi un graditissimo ritorno di una realtà nostrana forse poco conosciuta, visto il periodo passato lontano dai riflettori. Chi li conosceva già resterà sicuramente soddisfatto, per gli altri — compreso il sottoscritto — gli En Declin si presentano alla grande, senza alcun timore nei confronti di ben più illustri colleghi.