ENDNAME – Dreams Of A Cyclops

I russi EndName fanno parte di quella folta schiera di band che sta sempre più portando in auge il valore del metal alternativo legato allo sludge-doom e alla visione post- dei generi base. Percorso che oltre alla valutazione prettamente strumentale ha per fattore fondamentale l'emozionalizzazione del complesso lirico/musicale, in questo preciso caso ci troviamo dinanzi una formazione che si cimenta con un album che ha vita solo nelle movenze scandite dalle note, non vi è presenza di voce.

"Dreams Of A Cyclops" è un viaggio lungo oltre cinquanta minuti affrontato con una dinamicità ed evoluzione delle trame continua, puntante a creare una non staticità voluta per tenere attento e coinvolto l'ascoltatore. I brani possono vantare dei veri e propri muri sonori messi in piedi mattone su mattone dallo splendido lavoro chitarristico da parte dell'accoppiata di chitarristi Sergo Meskhidze/Sergei Kaplin. Il duo sa quando imprimere sostanza groove e gloomy, come esorcizzare la noia con divagazioni sperimentali tanto da ricordare gruppi famosi come Isis, Pelican e Neurosis non proprio per lo stile quanto per la ricerca talvolta esasperata di soluzioni alternative.

Il disco nelle sue sfaccettature più estreme seppur condite di melodia ha una visione altalenante che porta la mastodontica e ricca "Eclipse" a confrontarsi nello stesso lavoro con una "Dissolution" direzionata verso uno stile ambient con percussioni elettro a supportare una base umorale.

Un lavoro complesso ed esplorativo che si espande e prende largo con l'aumentare del tempo trascorso in sua compagnia, che cresce passaggio dopo passaggio risultando alla fine equilibrato, con due pezzi come "North" e "Dissociation" a interpretare la parte dei cattivi appesantendone la portata.

Se avete passione per la musica che guarda oltre i soliti confini gli EndName e "Dreams Of A Cyclops" una chance la meritano di sicuro, offritegliela.