ENNUI – Falsvs Anno Domini
C'è sempre qualcosa che scappa, che per qualche motivo non è possibile ascoltare o non si è mai sentito neppure nominare. Gli Ennui rientrano in tale categoria, tanto che non avevo la più pallida idea che questi Georgiani esistessero e fossero così bravi. David Unsaved (chitarra, tastiere e voce) e Serj Shengelia (chitarra, tastiere e voce) hanno dato vita alla band come duo, oggi invece divenuto un trio con l'entrata di Daniel Neagoe (Eye Of Solitude, Clouds, Pantheist e Shape Of Despair). Nel 2015 è uscito il loro terzo album intitolato "Falsvs Anno Domini", rilasciato per Solitude Productions, così concettualmente descritto sulla pagina Bandcamp:
«"Falsus Anno Domini" (latino per "The Liars Of Our Age") è una sorta di appello a tutta l'umanità, la quale si erge sull'orlo di un precipizio di fronte all'autodistruzione, senza alcuna voglia di aprire i propri occhi e scrutare l'abisso. Quest'album parla di ignoranza e follia, le quali incoronano l'uomo, di menzogne senza vergogna e schiavitù dettata dalla paura.»
"Falsvs Anno Domini" è un'opera funeral doom di notevole fattura, nella quale ogni singola asperità del genere viene messa in rilievo dall'ottima prova dei musicisti, perfettamente consapevoli di come atterrire e sfinire l'ascoltatore mediante sensazioni pandemoniche e tragiche, utilizzando emissioni melodiche malinconiche strazianti e una cadenza greve che sa innervosirsi repentinamente, impilando disperazione su disperazione. Lungo il tragitto ci si va inevitabilmente a scontrare con la dibattuta desolazione di "The Apostasy", con l'epidemica angoscia che pervade "The Stone Of The Timeless", cadendo poi nella solitaria fossa scavata da "No Home Beneath The Stars", giungendo infine logori e inermi alla solennemente catastrofica e martoriante "Falsvs Anno Domini", nella quale compare una doppia cassa incalzante, desiderosa di spazzare via qualsiasi residuo di possibile speranza.
Siamo dinanzi a un disco che eccelle nell'incarnare le qualità di un genere estremo e di difficile accoglimento, un'area che — pur destando negli ultimi anni un più largo interesse — rimane tuttora a quasi esclusiva disposizione dei patiti della lentezza esasperante e del grigiore plumbeo, di chiunque abbia a cuore l'ascolto di pachidermiche avanzate ed eterne cadute nel vuoto. In questo specifico caso il tutto è impreziosito da una serie di illustri ospiti: Greg Chandler (Esoteric), Don Zaros (Evoken), Sameli Köykkä (Colosseum) e AKiEzor (Comatose Vigil e Abstract Spirit).
Gli Ennui non sono così distanti dall'ingresso nell'Olimpo in cui soggiornano da tempo i signori di questo fosco e doloroso panorama; potremmo idealmente immaginarli dinanzi a un immenso portone, in attesa di essere spalancato. Se con questo "Falsvs Anno Domini" ci sono andati alquanto vicini, non escludo possano riuscire nell'impresa con il prossimo lavoro. Di certo una volta incontrati non ne dimenticherete facilmente il nome.