ETERNAL FEAR – Eternal Damnation
Gruppo: | Eternal Fear |
Titolo: | Eternal Damnation |
Anno: | 2013 |
Provenienza: | Svezia |
Etichetta: | Sliptrick Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 42:07 |
"Eternal Damnation" è il quarto album rilasciato nell'arco di un decennio dagli Eternal Fear, quintetto svedese attivo da circa due decadi; devo però purtroppo confessare la mia ignoranza al riguardo, in quanto prima d'ora non avevo mai avuto l'occasione di incrociare la loro proposta. E ammetto che mi dispiace un po' fare la conoscenza di questi signori solo adesso, poco male però: meglio tardi che mai.
Lo stile adottato dagli Eternal Fear è semplice ma di grande impatto, e non avrete alcuna difficoltà a riconoscere i tratti distintivi di tracce come "Clean Evil", "Final Stand" e della terremotante "Army From Hell": i Nostri suonano un Heavy Metal scuro, roccioso, melodico al punto giusto e carico di groove. Potremmo prendere come pietra di paragone, seppur a grandi linee, i connazionali Wolf combinati con la spinta energica degli altrettanto connazionali Grand Magus di "Hammer Of The North", sebbene qui l'influenza del Doom sia quasi inesistente e l'inclinazione dalle tinte epiche venga sostituita da una potenza molto più concreta ed esplosiva.
Il riffing, sempre di ottima caratura metallica, è talvolta contornato da una marcata componente melodica ed è in episodi come "G.O.D. (Grab Of Doom)", "World Comes Down" e "Pain" che emerge un influsso comune a certa scuola dell'Europa centrale: il mix che ne risulta è perfettamente bilanciato tra una graffiante (e piacevolmente tamarra) vigoria di stampo quasi Stoner e additivi orecchiabili. Laddove viene lontanamente rievocato uno scatenato retaggio Hard Rock, ritornelli e melodie si stampano nel cervello già dal primo ascolto: di riflesso il collo inizia a muoversi, il piede quasi inconsapevolmente tiene il tempo e noi siamo felici, poiché è proprio questo che si cerca quando si ascolta un disco come "Eternal Damnation".
L'insieme strumentale è ineccepibile: la coppia di chitarre svolge un lavoro magistrale, erigendo granitici muraglioni sonori e prodigandosi in intriganti divagazioni melodiche, mentre la sezione ritmica sorregge con la dovuta prestanza un impianto sonoro veramente validissimo; la voce di Ove "Evil" Johnsson è altresì semplicemente encomiabile nei momenti più grezzi e impetuosi, ma pare a volte fare un pizzico di fatica nei frangenti più pacati (esemplare a tal proposito è un episodio come "King Of Sorrow"). C'è da dire che, globalmente, l'intero gruppo sembra trovarsi maggiormente più a suo agio quando si tratta di sfogare tutta l'energia accumulata: tali appunti sono comunque sottigliezze di pochissimo conto che non intaccano minimamente l'ottima resa dell'album.
A dispetto di una copertina oggettivamente brutta, "Eternal Damnation" è un lavoro adrenalinico che saprà gradevolmente intrattenere molti tipi di timpani bramosi di metallo: dotato del perfetto bilanciamento tra doti muscolari e melodia, e completamente omogeneo nel suo gustosissimo andamento. Gli Eternal Fear si divertono divertendoci, e tanto basta… Pollici (e corna) in alto!