Exul - Path To The Unknown | Aristocrazia Webzine

EXUL – Path To The Unknown

Gruppo: Exul
Titolo: Path To The Unknown
Anno: 2022
Provenienza: Polonia
Etichetta: Defense Records
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TRACKLIST

  1. Stupidity Regime
  2. Rise Again
  3. Lose All Control
  4. The Hunt
  5. Fight For Liberty
  6. Path To The Unknown
  7. Weaker Ones
DURATA: 37:03

Pur essendo passati circa quarant’anni dalla sua prima esplosione, e più di dieci dal movimento revival che ha visto spopolare band come Evile e Warbringer, il thrash metal è un genere che continua ad affascinare. Gli Exul, qui al debutto con Path To The Unknown, si sono davvero messi alla prova con i dettami del genere, facendoli propri. Non è facile colpire l’ascoltatore rielaborando una formula che, possiamo dire, ormai è stata esplorata e approfondita da schiere di musicisti prima di loro.

Tuttavia, nel momento in cui una formazione non deve preoccuparsi degli effetti di equilibrare elementi nuovi che potrebbero portare a risultati imprevedibili, essa può permettersi di rivolgere completamente la propria attenzione alla musica, raffinando quella formula di cui parlavo più sopra. Questo è ciò che accade nelle sette tracce qui proposte: se l’obiettivo degli Exul è ricordarci il perché il thrash metal ci piace, presentandoci una scaletta che si guadagna il titolo di all killer no filler, allora è un obiettivo raggiunto.

Sette tracce, anche piuttosto variegate nelle scelte stilistiche, che pur non inventandosi nulla si fanno notare fin da subito per i riff potenti e le sezioni ritmiche frenetiche; nonostante ciò è nei momenti degli assoli che gli Exul riescono a brillare, catturando l’attenzione dell’ascoltatore. La commistione tra dedizione allo shredding e gusto dei chitarristi Jakub Wróbel e Bogdan Sroka rendono gli assoli uno dei punti di forza di questo album.

In sintesi, Path Of The Unknown degli Exul è un lavoro ben strutturato e potente, capace di riportarci ai fasti della Bay Area senza dimenticare quanto fatto da formazioni più recenti. L’intensità di “Path To The Unknown”, un affascinante mid tempo fornito di intro acustica, o le più veloci e dritte al punto “Stupidity Regime” e “Fight For Liberty” mostrano un grande impegno nella scrittura, seppur non presentando nulla che non abbiate già sentito sui dischi dei Testament, degli Exodus e dei Dark Angel. Nonostante ciò, è un album consigliatissimo a chi sta cercando di ravvivare il suo amore per il thrash metal senza dover per forza rivolgersi ai soliti noti.