FEED THEM DEATH – Negative
Da queste parti ogni volta che qualcuno di noi affronta Feed Them Death (e questa ormai è la quarta occasione in meno di due anni, tra recensioni e interviste) viene naturale partire con una riflessione sui massimi sistemi del grindcore e su come un genere musicale così asciutto, essenziale e teoricamente restio all’innovazione possa essere modificato, stortato, ulteriormente decostruito e poi ricostruito per assumere colori e connotati del tutto nuovi.
Negative è il terzo album del progetto solista dell’ex-Antropofagus Void, e come ormai d’abitudine unisce la furia e la rabbia del grind a una ricerca sonora più complessa e stratificata, fatta di elementi rumoristici e di matrice industrial, dilatazioni dark ambient e sludge e precisi rimandi filosofici e concettuali. Come in precedenza, Void chiama a contribuire alcuni artisti per arricchire il proprio operato, e ritroviamo così anche in questo episodio Davide Destro dei LaColpa ad aggiungere rumori in “Eulogic” e “Our Cruelty To Reality”, mentre Derhead partecipa alla scrittura e dietro il microfono della stessa “Eulogic”.
Come ci aveva anticipato, con Negative Feed Them Death continua a pescare a piene mani dall’opera del filosofo anticapitalista tedesco Theodor Adorno, riflettendo e rifiutando senza troppi giri di parole la società contemporanea, in particolare il suo approccio consumista alle arti, ormai banalizzato e depauperato della sua dimensione critica e concettuale. Da “Superficialibi” a “Displeasure In Pleasure” Void grida il suo disprezzo verso la mancanza di approfondimento, l’appiattimento nella vita in generale e nella creazione e fruizione delle arti in particolare, chiedendosi «Who is being entertained? / And who is really being amused in a place of amusement?».
Void prosegue nella sua crociata a testa bassa, una dissonanza dopo l’altra, in un’atmosfera di profondo disagio e di critica feroce, mescolando suoni molto diversi eppure ottenendo un risultato sempre organico. Feed Them Death piega droni e chitarre al proprio scopo, con chiarezza di mezzi e di intenti, e pubblica un album che richiede tempo e attenzione per essere assimilato. E non ci aspettavamo niente di meno.