FIMBULVINTER – Начертаны Резы Древних Заклятий | Aristocrazia Webzine

FIMBULVINTER – Начертаны Резы Древних Заклятий

 
Gruppo: Fimbulvinter
Titolo: Начертаны Резы Древних Заклятий
Anno: 2015
Provenienza: Russia
Etichetta: Symbol Of Domination Productions / Yar' Productions
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TRACKLIST

  1. Сияние Севера
  2. Разбиты, Разорваны…
  3. Воронов Стаи
  4. Забыты Дни, Забыто Прошлое…
  5. Холод. Ненависть. Гибель
  6. Зима Тысячелетий
  7. Битва Настанет
  8. Северу Отцу
  9. Миру Наступит Конец
DURATA: 36:25
 

Ormai abbiamo perso il conto di quante formazioni russe siano passate sulle nostre pagine, dagli stili più variegati così come dalla qualità ondivaga. "Начертаны Резы Древних Заклятий" è il disco di esordio dei Fimbulvinter, pubblicato due anni fa da Symbol Of Domination. Il quintetto di San Pietroburgo fu fondato nel febbraio del 2009.

Il genere suonato è un black metal dalle venature pagan, heavy e folk, con tematiche legate al gelo del Nord (i testi sono in russo, con traduzione in inglese nel libretto). La scaletta alterna brani fieri con altri più rabbiosi, battaglieri o melodici e il serbatoio da cui il gruppo attinge è piuttosto ampio. Troverete per esempio ritmiche di stampo thrash accanto a furiosi blast beat, richiami tribali e cantato pulito epico (che mi hanno fatto pensare immediatamente ai connazionali Temnozor), tremolo picking, un growl austero (monocorde) che supporta lo scream leggermente gracchiante e pure alcuni assoli.

La scaletta fila via liscia alle orecchie dell'ascoltatore, merito anche della durata ridotta (togliendo intro e intermezzo sciamanico siamo sotto i trentacinque minuti), e si possono apprezzare alcune soluzioni di buon gusto, per quanto molto derivative. D'altro canto raramente gli spunti colpiscono tanto da inscrivere una determinata traccia nella mente. Difatti il vero problema di "Начертаны Резы Древних Заклятий" risiede in una certa mediocrità: mai tanto brutto da dover evitare un brano, mai tanto appassionante da premere di nuovo «play», correndo insomma il rischio di finire immediatamente nel dimenticatoio.

Alla luce del fatto che i Fimbulvinter sono dei debuttanti, pur con un chitarrista esperto (Deiron milita con vari ruoli anche in Bestial Deform e Septory), il mio giudizio può essere parzialmente mitigato. In ogni modo la band russa necessita di migliorare l'efficacia delle proprie strutture e la coesione degli elementi del suono.