FROZEN OCEAN – Transience
Gruppo: | Frozen Ocean |
Titolo: | Transience |
Anno: | 2017 |
Provenienza: | Russia |
Etichetta: | Autoprodotto |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 01:27:33 |
Di solito non mi occupo molto di musica cosmica, avendo un collega qui su Aristocrazia che tende a ricoprire questo ruolo con maggiore continuità (come abbiamo visto con roba come Midnight Odyssey o Mare Cognitum). Era stato proprio Bosj, qualche anno fa, a occuparsi di uno dei lavori precedenti della one man band Frozen Ocean ("A Perfect Solitude"), creazione del polistrumentista russo Vaarwel. Stavolta siamo alle prese con una raccolta retrospettiva di questo universo musicale, con brani selezionati e ordinati dallo stesso Vaarwel. Una sorta di mappa di navigazione dell'immensa produzione targata Frozen Ocean, che effettivamente può scoraggiare con la sua mole chi si dovesse avventurare per la prima volta in queste inospitali coordinate.
"Transience" ci dà il benvenuto in un tenebroso universo fatto di nuvole grigie, strane forme geometriche e fulmini che scendono dal cielo, in una copertina che mi ha un po' ricordato "Alla Ricerca Della Quarta Dimensione", opera del 1979 di Salvador Dalí, reinterpretata però in chiave oscura. Dal punto di vista musicale (ma anche concettuale), Vaarwel distingue tre macro-aree nella sua produzione: una vicina al dark ambient (Aether), una al black metal (Nether) e una al post-rock (Tether). Naturalmente, i tre mondi si influenzano e intersecano a più riprese e sono tutt'altro che compartimenti stagni.
Mettiamo subito in chiaro che si tratta di una raccolta di proporzioni abbastanza gigantesche, con quindici brani spalmati su circa un'ora e mezza di suoni cosmici e spazio profondo; sicuramente non una cosa per tutti. Tuttavia, "Transience" è un interessante biglietto da visita per scoprire le tante facce del progetto russo, magari trovando prima la parte che ci è più vicina, senza pescare troppo a caso in una produzione effettivamente estesa e non sempre costante in termini di qualità.
I primi quattro pezzi mettono in mostra il versante più ambient e spaziale, accompagnamento perfetto a meditazioni sul cosmo e il nostro ruolo in esso. Arriva poi una finestra sul black metal con "Tredje Vind" e "Lurker", mentre possiamo vedere ottimi esempi della coesistenza tra le varie anime per esempio in "Mare Imbrium" o "Space Orchards".
Frozen Ocean ha creato un lungo e articolato piano di viaggio nel proprio universo, a disposizione degli aspiranti escursionisti spaziali. La raccolta è disponibile sulla pagina Bandcamp ufficiale con formula name your price: se siete curiosi di scoprire i frutteti spaziali coltivati da Vaarwel prima di scegliere cosa approfondire della sua discografia, sapete dove andare.