GENIUS ULTOR – Dzień Nocy | Aristocrazia Webzine

GENIUS ULTOR – Dzień Nocy

 
Gruppo: Genius Ultor
Titolo: Dzień Nocy
Anno: 2010
Provenienza: Polonia
Etichetta: Ataman Productions
Contatti:

non disponibili

 
TRACKLIST

  1. Introdukcja
  2. Prawo Do Wojny Moim Jest
  3. Antyfona 1
  4. Apage Katabas
  5. Antyfona 2
  6. Dzień Nocy
  7. Antyfona 3
  8. Nienawisc
  9. Antyfona 4
  10. Rondle Wojny
  11. Antyfona 5
  12. Pozegnanie Ojczyzny
  13. Antyfona 6
  14. Zdrada
  15. Antyfona 7
  16. Agonia Ona
  17. Koda
DURATA: 33:14
 

I polacchi Genius Ultor non sono altro che il lato più crudo, volgare e black metal degli Stillborn. "Dzień Nocy" è la prima fatica in studio di questa realtà, trentatré minuti che rifiutano l'umanità, che si insinuano in un mondo oscuro e industrializzato intervallato da sfuriate al fulmicotone classiche della cultura sonora extreme del suono «made in Poland».

Si è al centro di un conflitto nel quale la tortura, la persecuzione, la bestemmia e il metallo si fondono, un collante nero sul quale la voce al vetriolo di Wirus poggia la propria vomitante quantità di odio, urlando e raschiando, sul quale le chitarre taglienti infuriate e la batteria dai ritmi spesso e volentieri a pieno regime di Kra addossano tonalità pece e una brutalità psicotica si insinua instabile e fuorviante, ricreata dai suoni che in ogni capitolo denominato "Antyfona" vengono emessi per disturbare volutamente la serenità dell'ascoltatore. È strano da dirsi, ma per il botto si deve realmente attendere il finale del disco, è con l'accoppiata formata da "Zdrada" e "Agonia Ona" che i Genius Ultor infilano due gioiellini: il primo sferra un pugno dalla pesanti fattezze groove, il secondo fa precipitare l'atmosfera in un ambito contornato ancora una volta dal colore nero, è la sostanza però che risulta differente, più vicina all'agonizzare schizofrenico di certe soluzioni dark metal o doom.

Privi di compromessi, melodie facili e qualsiasi svolta definibile anche solo alla lontana orecchiabile, i Genius Ultor ci trascinano in una dimensione infernale nella quale tutto ciò che è morte, frustrazione e affini potrebbe rivelarsi un lieto incontro. Prendete "Dzień Nocy" per lo sputato e infiammato esempio di black metal che è, nulla più, nulla meno. Se non è questo che cercate, potete pure lasciar perdere.