GRÁ – Väsen | Aristocrazia Webzine

GRÁ – Väsen

 
Gruppo: Grá
Titolo: Väsen
Anno: 2018
Provenienza: Svezia
Etichetta: Carnal Records
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TRACKLIST

  1. Till Sörjerskorna
  2. King Of Decay
  3. Hveðrungs Mær
  4. Krig
  5. Gjallarhorn
  6. Dead Old Eyes
  7. The Devil's Tribe
  8. Väsen
DURATA: 40:59
 

I Grá erano un buon gruppo quando ne scrissi per la prima volta, e sono un buon gruppo oggi. Sono passati sette anni, sono diventati relativamente famosi grazie al reclutamento del frontman (e a lungo chitarrista) Heljarmadr nei Dark Funeral per sostituire il defezionario Emperor Magus Caligula e il 2018 li vede ai nastri di partenza con il terzo lavoro in studio.

"Väsen", stando ai dizionari online, è un termine che gioca sul multiplo significato di «essere soprannaturale», «pandemonio» e «rumore», tutti e tre termini molto vicini alla sfera black metal. E, coerentemente, l'album è una delle cose più black metal che vi potrà capitare di incontrare quest'anno: dalla furia tipica della scuola svedese (la titletrack, "Till Sörjerskorna") capita a volte di essere trascinati in trame più circolari e norvegesi. "Hveðrungs Mær" sembra un pezzo dei Dimmu Borgir di vent'anni fa spogliato di tutti gli orpelli (e in questo senso un grande ruolo viene giocato dalla voce di Heljarmadr, che pare un novello Shagrath), mentre "Krig" ha tastiere più in evidenza, ma con quei tempi medi e ipnotici somiglia a un parto burzumiano era "Hvis Lyset Tar Oss".

Il disco procede senza particolari sorprese, ma si tratta con tutta probabilità di una scelta consapevole della band, che opta dichiaratamente per suoni, umori e soluzioni figli degli anni '90 e non oltre. L'intro di "Gjallarhorn" potrebbe trarre in inganno, con quella tastiera che fa pensare più agli anni '80 che ai '90 ed è, quindi, incontrovertibilmente figlia della synthwave contemporanea e della febbre da revival. Ma è solo un momento: poi entra la chitarra, entra il freddo, entra l'odio, entra Satana. Che, per la cronaca, è inarrestabile, come testimonia la copertina molto rétro (nelle parole dello stesso Heljarmadr in un'intervista di qualche settimana fa, l'idea alle spalle dell'illustrazione è quella del male che non può essere arrestato nemmeno con la morte).

A costo di ripetere le stesse cose che dissi ormai sette anni fa, "Väsen" è il prodotto di un gruppo che non è, e probabilmente mai sarà, in grado di cambiare la giornata, tuttavia sa regalare soddisfazioni ai blackster più incalliti. Tanti piccoli accorgimenti fanno del terzo album dei Grá un buon modo per attenuare la calura estiva.