GYPSY – Twisted Levity | Aristocrazia Webzine

GYPSY – Twisted Levity

 
Gruppo: Gypsy
Titolo: Twisted Levity
Anno: 2013
Ristampa: 2014
Provenienza: India
Etichetta: Transcending Obscurity
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TRACKLIST

  1. Gimme Your Load
  2. The Shoemaker
  3. New Boy In Town
  4. Turned Into Stone
  5. Judgement Day
  6. The Shoemaker [traccia bonus]
DURATA: 18:59
 

Chi segue abitualmente Aristocrazia sa che non amo stroncare alcun lavoro. Ritengo infatti che l'opera partorita da una band, o da un singolo artista, sia sempre il frutto di impegno e passione; pertanto diventa complicato quando mi trovo a dover scrivere di una prestazione davvero poco convincente com'è quella degli indiani Gypsy. La formazione suona hard rock laccato metal e glam e ha sinora prodotto un solo ep intitolato "Twisted Levity", in origine rilasciato tramite la Salute Records nel 2013. La copia a mia disposizione è però marchiata Transcending Obscurity ed è uscita l'anno successivo, rinnovata in modo tutt'altro che esaltante nella sezione grafica e che all'ascolto mi ha lasciato quasi indifferente.

I problemi di fondo sono tre. Primo, la musica è spompata, manca di grinta e carattere: non chiamo nemmeno in causa la tanto ricercata e da molti voluta personalità propria, dato che a eccezione di un paio di momenti felici racchiusi nel funk di "New Boy In Town" e "Turned Into Stone" si ha a che fare con materiale compositivamente carente ed esecutivamente non sempre perfetto. Secondo, anche la prestazione approssimativa dei singoli, nello specifico dell'ormai ex cantante Sayandip Pahari e del batterista Shibaji Bose, rende le cose ancor più difficili: oltre a non avere una particolare estensione vocale, Pahari tende a forzare inutilmente e si adagia sui brani in maniera quasi amatoriale, mentre Bose sembra andare a corrente alternata, perdendosi all'improvviso, tanto che in alcuni frangenti il suo apporto è tutt'altro che consistente. La produzione infine è il terzo punto dolente dell'opera: nel 2014 si può produrre un lavoro con volumi sballati di brano in brano e che talvolta si ritrova con la strumentazione quasi soffocata? A mio avviso no.

"Twisted Levity" non è interamente da buttare, è un punto di partenza che contiene anche un paio di note positive, in primis il più che discreto riffing e l'apporto solistico — per certi aspetti molto blackmoriano — del chitarrista Soumalya Dias, seguito a ruota dalla buona prova del bassista Soumya Dasu e dall'altrettanto piacevole inserimento del sitar elettrico di Swarnabha Gupta, nel tentativo di fornire un'identità folcloristica al suono. Tentativo non pienamente riuscito, ma che mette comunque in evidenza la voglia di fare in possesso del gruppo.

I Gypsy non decollano, ora vedremo il futuro cosa riserverà loro, magari ripartendo dall'inserimento del nuovo cantante, Sankalan Samaddar. Certamente dovrebbero curare con attenzione sia la macro-struttura dei pezzi che il singolo dettaglio, solo in questo modo infatti potrebbero realizzare qualcosa di più appetibile all'orecchio. Per ciò che ho udito, come si soleva fare una volta, quantomeno mi tocca rimandarli a settembre.