HAVNATT – Havdøgn | Aristocrazia Webzine

HAVNATT – Havdøgn

 
Gruppo: Havnatt
Titolo: Havdøgn
Anno: 2012
Provenienza: Norvegia
Etichetta: Secret Quarters
Contatti:

Sito web  Facebook

 
TRACKLIST

  1. Myrulla
  2. Havnatt
  3. Prammen
  4. Han Som Skyggar Meg
  5. Jernbaneskinnur Søv Gjennom Landet
DURATA: 29:19
 

Gli Havnatt sono l'ennesimo progetto al quale è stata data vita da nomi ormai noti alla scena musicale, soprattutto a chi segue il panorama doom-gothic metal non potranno passare inosservati infatti i componenti di questo duo. Parlo di Tom Simonsen (chitarra acustica) e Cecilie Langlie (voce), entrambi nelle file di Omit, Skumring, Vagrant God ed ex Mandylion.

"Havdøgn" è un ep originariamente rilasciato nel 2006, al tempo conteneva esclusivamente le prime tre tracce ("Myrulla", "Havnatt" e "Prammen"), ora ri-arrangiate e ri-masterizzate, interessanti perché — oltre a mostrare un'eleganza infinita e ricordare le atmosfere erranti e ancestrali nelle quali gente come i Dead Can Dance è facile riesca ad attrarre gli ascoltatori — possiedono un grigiore e una soglia di malinconia ampia e grondante una leggiadra tristezza.

Cecilie nei frangenti più languidi dimostra ancora una volta di essere una cantante di razza, il suo empatizzare le note è pari a quello della migliore Anneke e sfiora il divino canto della Gerrard. Le canzoni sono appassionatamente dolci, i brividi lungo la schiena di piacere si alimentano dello scarno e uggioso ambiente che ricreano: occhi chiusi e un altro mondo si spalancherà dinanzi a voi.

Questo trio di brani porta in musica le poesie di Tormod Skagestad, a quanto pare su richiesta della famiglia di quest'ultimo; famiglia di artisti fra l'altre cose, con la moglie Karin pittrice e i due figli Tove e Bjørn attori. Si respirava ispirazione e voglia di guardare oltre in maniera costante in tale micromondo.

I brani nuovi "Han Som Skyggar Meg" e "Jernbaneskinnur Søv Gjennom Landet", pur rimanendo avvolti da un velo sacrale e significativamente immaginario, diradano lievemente le nubi cineree. Una ferita, uno squarcio si apre nel cielo e lascia trapelare una fioca luce fra i banchi, la stessa voce di Cecilie e l'acustica acquisiscono un tono meno cupo e nel quale si percepisce una sottile impronta cullante e rasserenante.

Gli Havnatt vi invitano a entrare nella loro dimensione, la magia del vivere il momento, il tempo che scorre insieme al battito del cuore che ne scandisce le emozioni: questo è "Havdøgn", arte che ti permette di oltrepassare le barriere e le distanze, paesaggi che si animano nelle nostra mente, intimità regalataci anche nei posti e negli attimi magari meno opportuni, una via di fuga da un mondo che più di una volta non ci appartiene. Per coloro che amano perdersi ascoltando dell'ottima musica un ep simile è un acquisto immancabile, stupendo è dir poco.