HEX – Behold The Unlighted
Nati come progetto solitario del bassista Adolfo WB, gli Hex sono diventati negli anni un gruppo vero e proprio incorporando nella propria formazione musicisti provenienti dal Paese basco. Sebbene la data di nascita risalga al 2012, in questi dieci anni gli Hex hanno pubblicato soltanto due album: il debutto Deadly Sin nel 2014 e il successore God Has No Name nel 2019. Behold The Unlighted, uscito quest’anno per Blood Fire Death, è invece un EP composto da appena tre tracce per la durata totale di venti minuti, un’opera che però mette in mostra come diversi margini di crescita mostrati nei lavori passati si siano ormai concretizzati al meglio.
La maturazione degli Hex è evidente, a partire dalla produzione che suona professionale, abbastanza potente da permettere alla musica di esprimere tutto il suo impatto. Dal punto di vista delle sonorità, possiamo dire che la formula nel complesso non è poi così comune, sebbene i punti di riferimento della formazione basca siano ancora molto evidenti. Gli Hex prendono a piene mani dal repertorio dei Bolt Thrower per quanto riguarda il riffing roccioso ma di grande presa, nonostante ciò la loro musica non appare affatto limitata all’approccio diretto e guerrafondaio che ha reso famosi i deathster inglesi. Al contrario, molti sviluppi si muovono nella direzione del death-doom prendendo a piene mani da quella tradizione più decadente e melodica che ha reso famosi i nomi di Tiamat e Paradise Lost, per intenderci, ma ci sono anche aperture più tetre che talvolta fanno intravvedere qualche ombra di funeral doom.
Basta guardare i titoli dei pezzi per cogliere che l’oscurità è il tema centrale nella musica di Behold The Unlighted, un tema che ha un corrispettivo sonoro adeguato: sono quindi frequenti i momenti nei quali la musica si fa più lenta, oppressiva e oscura; talvolta gli Hex si aprono a parentesi melodiche che hanno il pregio di sembrare naturali nel contesto (“As Darkness Descends Upon You”), oppure si prendono il rischio di inserire brevi passaggi puliti dal sapore psichedelico (“Impending Doom Towards Darkness”).
Gli Hex stanno mettendo molto impegno e creatività nel loro lavoro, e le tre tracce contenute in Behold The Unlighted ne sono una chiara testimonianza. Sebbene i riferimenti mi paiono ancora molto espliciti e potrebbero essere integrati in modo un po’ più personale, questo EP mostra molti segnali di una piena maturazione, per cui ritengo interessante vedere come si muoverà in futuro la formazione basca.