Houle - Houle | Aristocrazia Webzine

HOULE – Houle

Gruppo: Houle
Titolo: Houle
Anno: 2022
Provenienza: Francia
Etichetta: Les Acteurs De L’Ombre Productions
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TRACKLIST

  1. Le Continent
  2. Au Loin La Tempête
  3. La Dernière Traversée
  4. Sous L’Astre Noir
DURATA: 28:55

Sul finire del 2022, un po’ in sordina, LADLO ha pubblicato il debutto degli Houle. Il quintetto francese, all’esordio assoluto, è formato da volti del tutto nuovi nell’underground estremo, eppure è riuscito a mettere insieme senza sforzo un EP nero dentro e fuori, non soltanto godibile dal punto di vista musicale, ma anche con una spiccata personalità dal punto di vista concettuale.

Il nero di cui sopra infatti è anche il colore della nottata oceanica ritratta in copertina, definita soltanto da linee grosse e chiare, come di gesso su una lavagna. Houle, a quanto ho capito, è un moto ondoso anomalo, è il rigonfiamento delle acque che si sollevano prima di infrangersi, ma al largo, dove il fondale è molto alto. È questo fenomeno che fa da filo conduttore per la musica del gruppo parigino, e per quanto la capitale di Francia non sia esattamente sul mare è lì che gli Houle viaggiano, costruendo una narrazione che parla di tempeste, traversate e notti stellate.

“Il Continente”, brano d’apertura, è quasi una dichiarazione di intenti: sul garrito di uno stormo di gabbiani gli Houle mollano gli ormeggi, si allontanano dalla costa e si abbandonano ai flutti. Con appena cinque canzoni i ragazzi arrivano vicini alla mezz’ora di musica, e c’è abbastanza di che essere soddisfatti, dai riff taglienti lanciati alla massima velocità alla voce della cantante Adsagsona, autrice di un’ottima prova. Houle è un EP che funziona in tutto e per tutto, con la giusta varietà per fare sì che il livello di attenzione non cali mai, e se è vero che i francesi offrono il meglio quando viaggiano a vele spiegate, è altrettanto vero che i momenti di bonaccia sparsi qua e là aumentano il contrasto con le parti più agitate, dando prova di ottimo gusto in fase di scrittura.

Tutti gli amanti del black metal atmosferico, quello fatto di melodie soffuse da una parte e sfuriate dall’altra, magari con qualche vaghissimo sentore post-black (la parte centrale di “La Dernière Traversée”) e che non ha paura di cambiare rotta durante il viaggio, faranno bene a prendere nota del nome Houle. Si prospetta un viaggio molto interessante.