Hydra - Beyond Life And Death | Aristocrazia Webzine

HYDRA – Beyond Life And Death

Gruppo: Hydra
Titolo: Beyond Life And Death
Anno: 2022
Provenienza: Polonia, Pleszew
Etichetta: Piranha Music
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TRACKLIST

  1. Prophetic Dreams
  2. On The Edge Of Time
  3. The Unholy Ceremony
  4. Path Of The Dark
  5. With The Devil Hand In Hand
DURATA: 41:21

Per quanto gli Hydra siano nati solo nel 2019, bastano pochi minuti di Beyond Life And Death per capire che il quartetto polacco ha le idee ben chiare sulle proprie intenzioni. Dopo essersi aperti la strada già nel 2020 con l’ottimo From Light To The Abyss, il cui singolo “When The Devil’s Coming Down” è stato subito inserito nella raccolta Trip To Poland curata da WEEDIAN, tornano quest’anno ancora più carichi ed energici con un album prodotto sempre da Piranha Music.

Dovendo inquadrarli in una categoria, gli Hydra propongono un ottimo connubio di stoner rock e proto-doom con una vena melodica molto marcata, innegabilmente figlio dell’iconico sound dei Black Sabbath. Non a caso, forse, la data di uscita del disco coincide con il compleanno del padre del metal Tony Iommi, a cui sicuramente i riff di Beyond Life And Death devono molto.

Non solo: anche la grafica della copertina, curata da Paweł Mioduchowski, richiama palesemente l’occultismo anni ‘70, tanto caro agli amanti di questo ricco e mai esaurito filone musicale. Le tematiche principali non sono da meno: sogni profetici, patti oscuri, creature della notte e cerimoniali sacrileghi sono gli assoluti protagonisti della narrazione degli Hydra, nonché esoterismi in chiave satanica mai passati di moda, che donano un tocco oscuro e blasfemo a un album che, per contro, risulta forse fin troppo fruibile in confronto all’estetica presentata.

Beyond Life And Death infatti parte subito in quarta con “Prophetic Dreams”, un pezzo potente e orecchiabile, sorprendentemente energico e ritmato, per poi proseguire con “On The Edge Of Time”, inizialmente più lento e più canonicamente doom, anche se l’accelerazione successiva ci trascina oltre ed esplode nuovamente nei ritmi e nelle melodie. Lunghi assoli e riff decisamente più stoner fanno da ponte verso “The Unholy Ceremony” e “Path Of The Dark”, più cupe e atmosferiche, nonostante la parte ritmica rallenti di rado. La chiusura è affidata infine a “With The Devil Hand In Hand”, scelta come secondo singolo, che con i suoi dieci minuti e mezzo scrive un capitolo a sé stante della produzione del gruppo, ergendosi proprio a capolavoro; inteso sia come pezzo più completo e caratteristico della band, ma anche nel senso antico del termine, cioè l’opera che gli apprendisti di bottega portavano al maestro per mostrare la propria capacità.

In conclusione, Beyond Life And Death è un album molto carico ed energico ma tinto di scuro. Un doom vecchia scuola ancora vigoroso e loquace, per nulla intimorito di ricevere giudizi e nemmeno di lasciarsi interpretare. Un genere ormai datato ma che dimostra di godere di ottima salute e che non intende assolutamente lasciarsi dimenticare, per merito dell’impegno e dell’iniziativa degli Hydra, e di tutti i suoi interpreti.