HYPNOS – The Fall
Gruppo: | Hypnos |
Titolo: | The Fall |
Anno: | 2013 |
Provenienza: | Francia |
Etichetta: | Autoprodotto |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 53:03 |
Hypnos è il nome della divinità greca del sonno, generata dall'unione fra Erebo e Notte, e gemella di Thanatos. Da questa premessa il mio scrivere si sposta in direzione musicale, tirando in ballo la formazione transalpina che da tale presenza mitologica ha tratto il nome e che ha reso suoni estranianti, melancolici e decadenti il proprio credo.
La compagine proveniente da Lione è composta da membri di Neuromas, Pi e Violence From Within, è sorta nel 2011 e nel 2013 ha dato alle stampe l'album di debutto intitolato "The Fall", composto da sei lunghe tracce oscillanti che nel corso del loro vissuto ammorbano l'etere di soluzioni Post di stampo Doom, Sludge e Hardcore. Immaginatevi una fusione di Neurosis, Isis, Cult Of Luna e Morne, tutte formazioni dalle quali viene preso spunto per colorare i brani, sfruttando per lo più tinte cromatiche grigie e nere, palesate attraverso un riffato capace sia di scavare profondi solchi nel terreno che di comportarsi come una sfrontata e parzialmente rude carezza: affilato ed etereo, ruvido e dolciastro, un po' come le due facce di una medaglia intente a rivolgere lo sguardo nella medesima direzione.
La sezione atmosferica dei pezzi è intrisa di sensazioni altalenanti, ma tendenzialmente rivolte verso il basso, difatti quella caduta che il nome dell'album enuncia esplicitamente viene rappresentata utilizzando emozioni come l'angoscia e la disperazione, sostanzialmente mitigate in alcuni frangenti dall'apparire di uno strato malinconico tenue, che tendono a dominare la scena.
Gli Hypnos si sono avventurati all'interno di un territorio conosciuto traendone il meglio possibile, sono stati abili nel carpire gli insegnamenti di coloro che hanno siglato i momenti chiavi del genere e come risultante hanno concepito un disco che — pur avendo alcuni fattori comuni a quei nomi impossibili da non notare — è comunque in possesso sia delle qualità strumentali che di quelle ambientali in grado di affascinarne gli appassionati. L'unico appunto che mi sento di fare è prettamente riconducibile a un paio di soluzioni, specialmente vocali (penso alla conclusiva "Beast", lievemente più scontata rispetto al resto del lotto), che comunque non ledono poi chissà quanto il valore positivo di una prima prova come "The Fall".
La band francese è una bella sorpresa, una di quelle da tenere in considerazione e supportare, per questi motivi vi consiglio caldamente di fare un giro sulla loro pagina Bandcamp e se poi ciò che arrivasse al vostro orecchio riuscisse a convincervi, penso proprio che l'acquisto del lavoro diverrebbe un piacere da soddisfare.